Attualità

Peste suina alle porte della Toscana

L'ultimo bollettino dell'Istituto zooprofilattico registra 13 casi in Liguria, 2 dei quali nello Spezzino al confine col territorio toscano. La mappa

La peste suina preme alle porte della Toscana, con due dei 13 nuovi casi rilevati in Liguria individuati a Varese Ligure, nello Spezzino proprio al confine col territorio regionale e in particolare con la provincia di Massa-Carrara.

Il dato arriva dall'ultimo bollettino specifico diffuso dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

L'espansione della peste suina africana (Psa) è uno spettro per gli allevatori toscani, e la presenza di contagi nelle popolazioni di cinghiali - come nel caso spezzino - rappresenta un incubo per la mobilità che caratterizza la fauna selvatica. Ecco qui sotto la mappa dei casi accertati dall'Izs che mostra la prossimità al confine toscano.

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La malattia e le misure di sorveglianza in Toscana

La malattia per gli allevatori comporta perdite ingenti a causa della sua diffusività che compromette i capi. Il virus per di più è resistente e sopravvive a lungo anche nelle carni fresche e congelate degli animali contagiati, nonché nei salumi dove rimane infettante fino a 6 mesi.

In Toscana è attiva sin dal 2019 una sorveglianza passiva rivolta ai cinghiali morti per cause diverse dalla caccia, come previsto dal Piano nazionale di prevenzione della Psa. L'attività viene attuata attraverso la segnalazione e il controllo diagnostico di tutti i cinghiali rinvenuti morti (inclusi i morti per incidente stradale) e di tutti i casi sospetti (come nei casi di mortalità aumentata, sintomatologia riferibile a pesti suine, collegamento epidemiologico). 

La gestione delle segnalazioni delle carcasse rinvenute viene attuata dai Servizi Veterinari delle Aziende Usl in collaborazione con i soggetti pubblici e privati coinvolti in funzione delle rispettive competenze.