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Spostamenti limitati, le regioni più a rischio di confino

Nel nuovo Dpcm anti-Covid saranno vietati gli spostamenti da e verso le regioni con i livelli di contagio più alti. Ecco quali sono

Il decreto con le nuove misure per contenere l'epidemia di Covid sarà probabilmente firmato dal premier Conte nella giornata di domani e dovrebbe quindi entrare in vigore mercoledì 4 Novembre. Fra le misure annunciate da Conte stesso alla Camera e al Senato c'è anche un nuovo stop agli spostamenti da e verso le regioni che, al momento, registrano i livelli più elevati di contagio. Ma quali sono e, soprattutto, secondo quali parametri verranno individuate? 

L'ultimo monitoraggio diffuso dall'Istituto superiore di sanità e relativo alla settimana fra il 19 e il 25 Ottobre prevede già interventi differenziati a seconda della diffusione del virus sul territorio nazionale e definisce ad alto rischio e quindi pronte per misure di lockdown due regioni che hanno superato il valore 2 dell'indice Rt di trasmissibilità del contagio, ovvero la Lombardia (Rt 2,09) e il Piemonte (2,16). Tuttavia nel rapporto si sollecitano interventi anche per le regioni con indice Rt molto vicino a 2 o comunque compreso fra 1,5 e 2, ovvero Provincia autonoma di Bolzano (1,96), Valle d'Aosta (1,89), Molise (1,86), Calabria (1,66), Umbria (1,63), Emilia Romagna (1,63), Puglia (1,65), Liguria (1,54), Lazio (1.51), Friuli Venezia Giulia (1,50) e Provincia autonoma di Trento (1,50).

Tutte le altre pregioni er adesso hanno indici più bassi, compresa la Toscana (1,41), ma nel rapporto si legge chiaramente che la situazione è in rapido peggioramento ovunque.

Vedremo solo nel testo definitivo del nuovo Dpcm se il governo deciderà di limitare i viaggi solo da e verso le regioni con indice Rt superiore a 2 oppure anche in quelle con indice da 1,5 in su, ferme restando le consuete eccezioni degli spostamenti per motivi di lavoro, di salute o di urgenza . Nel frattempo, ecco qui sotto una mappa indicativa.

Una volta stabiliti i criteri, sarà il Ministero della salute a emanare specifiche ordinanze per la limitazione di viaggi e spostamenti, come avvenuto la scorsa estate nelle settimane del grande rientro dalle vacanze in Europa e nel mondo, quando si sono avute le prime avvisaglie della ripresa del contagio. Poi la seconda ondata ha travolto anche l'Italia.