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"Renzi non rottamerà la Confindustria"

Il presidente degli industriali Giorgio Squinzi all'assemblea annuale di Confindustria Firenze ha previsto invece la scomparsa del sindacato

A guidare la ripresa non può che essere l'impresa. E' questo il claim recitato fino allo sfinimento dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che ha partecipato all'assemblea degli industriali fiorentini che hanno anche eletto il nuovo presidente Massimo Messeri al posto di Simone Bettini.

Squinzi si è detto però molto prudente sulla ripresa in arrivo: "Sono convinto - ha detto il numero uno degli industriali - che abbiamo passato il momento peggiore, ma da qui a dire che c'è una ripartenza... non sento ancora la necessità, come si dice, di allacciare le cinture perché c'è la ripartenza".

Ed ecco la previsione: nel secondo trimestre 2015 il Pil italiano crescerà dello 0,2%. "Serve però - ha detto Squinzi - un colpo d'ala della politica, soprattutto quella europea". Politica cui Squinzi non ha risparmiato una stoccata. "Confindustria, Renzi non riuscirà a rottamarla, lo garantisco io - ha tuonato dal palco - Siamo 150 mila imprese che danno lavoro a 6 milioni di dipendenti e pagano le tasse in Italia, non si può rottamare una rappresentanza di questo tipo".

Chi invece rischia secondo Squinzi sono i sindacati: "Se non ci sbrighiamo ad arrivare a un accordo su un nuovo sistema di relazioni industriali - ha spiegato -, c'e' il pericolo che il governo intervenga: e a quel punto i sindacati rischiano veramente tanto, non dico la scomparsa, ma un indebolimento del proprio potere negoziale".