Attualità

Stagione in chiaroscuro per le zucche toscane

Le bizze del meteo estivo si ripercuotono sui raccolti: produzioni dimezzate nelle campagne dell'entroterra, meglio sulla costa

Non è uno dei migliori raccolti quello della zucca in Toscana. Tra i frutti dell'autunno è quello che più ha sofferto le bizze climatiche della scorsa estate. E così, buoni raccolti registrati un po’ in tutta Italia, non trovano riscontro nelle campagne toscane. Male nell’entroterra, con produzioni persino dimezzate, meglio sulla costa, dove, al contrario, si registrano lievi incrementi e pezzature addirittura più grandi. 

Insomma, è un raccolto a due facce quello che emerge da un’analisi di Coldiretti Toscana, diffusa in occasione delle iniziative di Halloween che si tengono in questi giorni nei mercati contadini di Campagna Amica dove vengono organizzati laboratori di intaglio della zucca, showcoooking con i cuochi contadini, degustazioni ed allestimenti a tema.

Lo stress da calore tra fine giugno ed inizio luglio, con temperature ben al di sopra della media stagionale proprio nel momento della fioritura e poi le prepotenti piogge di agosto, non hanno permesso una allegagione omogenea su tutto il territorio regionale determinando differenze produttive anche notevoli tra le aree interne e la costa.

Zucca turismo

Il raccolto così così non ha però impedito al fenomeno del zucca turismo, nato sulla scia della popolarità della festa di Halloween, di continuare a crescere facendo moltiplicare un po’ in tutta la regione le iniziative, le attività ed i parchi tematici organizzati dalle aziende agricole.

Tante la varietà coltivate nel nostro Paese tra commestibili ed ornamentali. Tra le più diffuse in Toscana ci sono la Delica, la Provenza, la Napoletana, la Quintale, l’americana Butternut e la giapponese Hokkaido che bene si sposano con le ricette della tradizione autunnale, senza dimenticare la toscanissima Lardaia, un cultivar coltivato nel Valdarno aretino per lo più da hobbisti.