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Storia di Daniel, 5 settimane in coma per il Covid

Il giovane ha 32 anni ed è stato anche tracheostomizzato. Uno dei casi più gravi di infezione curati in Toscana. E ancora non è finita

Daniel Bogdan

Sta meglio ma non benissimo, è ancora affaticato, basta un giro nel parco per sentirsi esausto. Stiamo parlando di Daniel Bogdan, 32 anni, pianista, uno dei casi più gravi di polmonite da Covid diagnosticati in territorio aretino. E' stata la stessa Asl Toscana sud est a diffondere la sua storia, fatta di malattia, di dolore e di resistenza. La prova di come il maledetto Covid 19 non colpisca solo le persone anziani o fragili ma possa essere estremamente pericoloso anche per un giovanotto alto e robusto, in perfetta salute.

Il virus ha aggredito Daniel alla fine di ottobre, mentre il giovane passeggiava nel parco insieme al padre. Da un momento all'altro è stato assalito dallo sfinimento e ha cominciato ad ansimare. Tornato a casa, Daniel si è misurato la febbre ma la sua temperatura era normale. Il padre ha chiamato il medico che gli ha prescritto alcuni farmaci. 

La situazione è precipitata qualche giorno dopo: Daniel respirava sempre pegggio, il saturimetro indicava un valore del 20%. Il padre ha chiamato il 118, è arrivata un'ambulanza, i sanitari hanno deciso di trasportare d'urgenza il giovane musicista in ospedale dove gli è stata diagnosticata una forma di polmonite da Covid particolarmente grave. I medici lo hanno intubato.

Due settimane dopo Daniel è stato risvegliato dal coma farmacologico ma ancora non riusciva a respirare ed è a quel punto che è stato sottoposto alla tracheostomia. Dopo altre due settimane trascorse in coma farmacologico, Daniel ha cominciato a migliorare ed è stato trasferito nel reparto di medicina interna. 

Il ritorno a casa è avvenuto due giorni prima di Natale, quasi due mesi dopo il ricovero, e ancora oggi il giovane pianista non si è del tutto ripreso.

"E' stato uno dei casi più gravi che abbiamo avuto in tutta l'emergenza Covid" ha dichiarato il direttore della terapia intensia dell'ospedale San Donato, Marco Feri. 

No, il Covid non colpisce solo gli anziani o le persone fragili.