Attualità

Strade e beni regionali in cerca di un nome

Il consiglio regionale ha creato una consulta per denominare ospedali, scuole, piazze e viabilità ancora senza nome. A cominciare dalla Fi-Pi-Li

La consulta è composta da nove membri. Il presidente è Eugenio Giani, gli altri membri  sono  le consigliere regionali Lucia De Robertis, Stefania Fuscagni e Marta Gazzarri, tre sperti di storia, Luciano Artusi, Carla Sodini e Elena Torretta, e due rappresentanti dei Comuni che saranno eletti a breve dal Consiglio delle autonomie locali. Le sue funzioni solo le stesse delle commissioni di toponomastica del Comuni con l'unica differenza che i beni da battezzare sono di competenza regionale.

Tra gli esempi più eclatanti di beni pubblici senza nome c’è la superstrada fra Firenze, Pisa e Livorno, purtroppo nota come Fi-Pi-Li, su cui si è scatenato il dibattito in questi giorni. 

“Questa arteria fondamentale viene chiamata ancora con il nome che aveva il cantiere - ha detto Giani - Meriterebbe un suo nome distintivo, come superstrada medicea o di Galileo o di Vespucci. Molti toscani però pensano che ormai il nome sia diventato parte della tradizione e che non meriti cambiarlo. Noi vorremmo svolgere una consultazione e decidere in base ai risultati”. 

Fra gli altri casi da risolvere  la variante della 429 che entro il 2017 collegherà Poggibonsi a Ponte a Elsa e che rischia di diventare definitivamente “la 429 bis” mentre sarebbe sicuramente più accattivante indicarla come strada della Valdelsa o delle Terre di Boccaccio, solo per fare qualche sempio.