La tragedia risale al 10 agosto scorso. Una prima parte delle attrezzature noleggiate per l'immersione erano già state sottoposte ad analisi. Oggi la conferma che anche le ultime 14 bombole delle 29 utilizzate quel giorno alle isole Formiche contenevano quantità elevate di monossido di carbonio, fino a 2.200 parti per milione.
Gli esami sono stati effettuati alla Siad di Bergamo.
Già li controlli sulle bombole toccate in sorte alle vittime - Fabio Giaimo, 57 anni, di Perugia, Enrico Cioli, 37, e Gianluca Trevani, 36, entrambi di Bastia Umbra - avevano evidenziato quantità di monossido pari a circa il doppio di quanto consentito rispetto ai limiti.
Adesso resta da capire come mai sia entrato il monossido nelle bombole. La Procura, che ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Montrone, titolare del diving Abc di Talamone che fornì l'attrezzatura, e il suo collaboratore Maurizio Agnaletti, attende adesso le conclusioni del proprio consulente, l'ingegner Giorgio Chimenti.