Antonini era stato licenziato alla fine del 2011 per aver svolto una consulenza per una delle famiglie delle vittime della strage di Viareggio del 29 giugno 2009.
Secondo il giudice fiorentino il dipendente di Rete ferroviaria italiana, mettendosi a disposizione della famiglia di una delle vittime della strage, avrebbe leso il patto di "fedeltà" con la sua azienda.
Non si sono fatte attendere le reazioni alla sentenza, prima fra tutte quella dello stesso Antonini che l'ha definita "un fatto gravissimo" e ha annunciato che, una volta conosciute le motivazioni, procederà con il ricorso in Cassazione.
Anche il segretario provinciale della Fiom di Lucca ha definito "pesante e inaudita" la sentenza perchè "sfavorevole a chi ha ancora il coraggio di denunciare".