Monitor Consiglio

Superbonus, proposta concreta dalla Toscana per la cessione crediti

"Il Governo non danneggi i meno abbienti. L'esecutivo nazionale raccolga la nostra proposta sulla cessione dei crediti"

Francesco Gazzetti e Vincenzo Ceccarelli

"Con il decreto del Governo che cancella le cessioni di credito  si puniscono le famiglie meno abbienti che, senza questo strumento, non dispongono delle risorse necessarie a fare gli interventi di efficientamento e messa in sicurezza degli edifici. In questo modo si ostacola la transizione ecologica, la messa in sicurezza sismica e mettiamo a rischio l'esistenza stessa di tante aziende. Basti dire che esiste una ricerca del Censis secondo cui grazie ai bonus si sono creati 900mila posti di lavoro, garantendo circa il 40% del risparmio del gas per l’inverno 2022/2023. Di fronte a questa evoluzione sorprende che i gruppi di centro-destra, dopo aver depositato atti che andavano nella direzione da noi auspicata, si siano affrettati a ritirarli per difendere le scelte del Governo". 

Con queste parole, il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli commenta il via libera dell’Assemblea toscana alla mozione del Gruppo Pd per chiedere al Governo di rivedere la decisione sullo stop della cessione crediti per le ristrutturazioni edilizie.

"Dalla Toscana - prosegue il consigliere dem Francesco Gazzetti, primo firmatario della mozione - arriva una proposta concreta sulla situazione, molto preoccupante, dei bonus per le ristrutturazioni edilizie. Il voto favorevole dell’Assemblea toscana alla mozione è un messaggio significativo. Andiamo a richiamare le decisioni del Governo: quelle decisioni che hanno sollevato clamore e sconcerto nelle famiglie e nelle categorie economiche". 

"Per prima cosa chiediamo che venga rivista quanto prima la decisione di bloccare in modo permanente e generalizzato la cessione dei crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali per il recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica e superbonus 110% - prosegue Gazzetti - Questo per evitare di danneggiare il settore dell'edilizia e l'indotto. Secondo, che venga superato il divieto, previsto dal decreto, di dare la possibilità agli enti locali di intervenire sull’acquisto dei crediti, creando una chiara disciplina che garantisca agli enti locali la tutela di questa operazione. L’obiettivo resta quello di dare un contributo significativo alla ripresa economica, alla tutela dell'ambiente e alla riqualificazione delle costruzioni". 

"La ragione di questa nostra proposta - conclude Gazzetti - si colloca in un’attività fondamentale da parte di ognuno di noi: l’ascolto e la messa a disposizione delle istanze che emergono dai territori, dalle famiglie e dalle categorie economiche che hanno lanciato un vero e proprio allarme a fronte delle misure improvvise assunte dal Governo".