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Tav, i grillini rilanciano il progetto alternativo

Dopo la denuncia dei comitati che hanno certificato un'esplosione nei costi di realizzazione, i 5 Stelle hanno riproposto il percorso in superficie

Il fatto che Nodavia, la società che si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione dei lavori del sottoattraversamento dell'Alta Velocità a Firenze, abbia fatto lievitare le riserve in suo possesso, ovvero la liquidità da destinare alla costruzione dell'opera, da 120 a 528 milioni di euro è la prova che i costi del Tunnel Tav sono destinati a moltiplicarsi. Di questo per lo meno sono convinti, oltre ai comitati cittadini che preparano un esposto alla Corte dei Conti, anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle, arrivati a Firenze per denunciare gli effetti collaterali che produrrà il decreto Sblocca Italia sul territorio.

Il deputato fiorentino Alfonso Bonafede, in particolare, ha puntato il dito contro il progetto di sottoattraversamento del centro di Firenze da parte del tunnel di 7 chilometri che dovrebbe collegare Campo di Marte con Castello, e il cui terminale naturale sarebbe la stazione Norman Foster, collocata a metà del percorso.

"Un progetto da 2 miliardi di euro - ha detto Bonafede - che il governo definisce strategico, ma che produrrà solo danni ambientali e che prevede un passaggio sotto il Mugnone, uno dei fiumi a rischio esondazione". Per tutti questi motivi, secondo Bonafede, sarebbe meglio abbandonare l'idea del tunnel sotterraneo (di cui non è stato ancora scavato un centimetro), riprendendo il progetto di un percorso in superficie.

Bonafede ha ricordato di essere stato ricevuto nei giorni scorsi, insieme al deputato pentastellato Samuele Segoni, dal sindaco Dario Nardella, che si sarebbe però dimostrato impreparato sul tema. "Gli ho ricordato che è stato vice sindaco per 5 anni sotto Matteo Renzi - ha detto Bonafede - e quindi non può nascondersi dietro al fatto di essersi insediato da pochi mesi".