Lavoro

Tecnol, no all'offerta d'acquisto: 75 licenziati

Il Tribunale di Bologna ha rifiutato la proposta della Gilardoni di Lecco per rilevare l'azienda di Barberino specializzata in cilindri per moto

La salvezza sembrava ormai raggiunta. E invece il curatore del Tribunale di Bologna ha detto "no" all’offerta lanciata dalla Gilardoni spa di Lecco per rilevare la Tecnol di Galliano, azienda messa all’asta per 1 milione e 150 mila euro. 

A fronte di un saccheggio della rete elettrica in rame subito nei mesi scorsi Gilardoni aveva messo sul piatto un milione di euro insieme alla proposta di proroga degli ammortizzatori sociali per i 75 dipendenti.

Una ipotesi a cui tutte le istituzioni avevano dato il loro sostegno e di fronte alla quale, ha spiegato il presidente Andrea Barducci, "la Provincia aveva messo a disposizione anche la possibilità di corsi di formazione per i lavoratori". E invece dopo il rifiuto dell’offerta Gilardoni è crollata anche la possibilità di proroga della Cassa Integrazione

Anche il sindaco di Barberino, Giampiero Mongatti, ha espresso la propria rabbia per quanto accaduto. “Tutto ciò è reso ancora più amaro dal fatto che sono giunte ai lavoratori le lettere che annunciano un licenziamento che diventa effettivo in mancanza di una reale possibilità di proroga degli ammortizzatori sociali”.

E Daniele Calosi, segretario provinciale della Fiom, dopo aver riepilogato le varie fasi della vicenda, ha richiesto al Tribunale - assieme al sindaco Mongatti - di rendere pubbliche le ragioni che stanno dietro al rifiuto, "visto che ad ora ne abbiamo avuto notizia solo a mezzo telefonico". Spiegando che, adesso, l'unica alternativa per i lavoratori è quella di studiare la possibilità di costituire una cooperativa che permetta loro di riprendere la produzione.