Cronaca

I pompieri tornano a casa dopo l'esplosione

Stanno bene i due vigili del fuoco ricoverati dopo lo scoppio della bombola gpl a Tirrenia. Il sindacato Conapo: "Retribuzioni inadeguate ai rischi"

Il loro collega con cui erano stati portati al pronto soccorso dell'ospedale di Cisanello è stato dimesso nella serata di ieri, ma loro sono rimasti sotto osservazione per tutta la notte e la mattinata. Alla fine il personale medico ha ritenuto che potessero essere dimessi. 

Tutti e tre erano rimasti feriti dopo l'esplosione della bombola gpl che si trovava nel camper incendiato a Tirrenia pare a causa di un corto circuito. Un boato tremendo che è stato avvertito anche a centinaia di metri dal via degli Ontani, dove era parcheggiato il camper. 

Sospiro di sollievo e solidarietà espressa anche da Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo: “Siamo sollevati per le notizie sulle non gravi condizioni di salute dei tre vigili del fuoco ustionati a seguito dell’esplosione del camper avvenuta a Tirrenia. Siamo vicini ai colleghi ai quali auguriamo una pronta e completa guarigione”.

Per Brizzi, però, i rischi a cui sono sottoposti i pompieri non sono considerati nel modo giusto. "I vigili del fuoco sono quotidianamente chiamati ad intervenire in condizioni estreme, con il rischio della vita e spesso fuori dalla ribalta mediatica ma i cittadini devono anche sapere che siamo il corpo trattato peggio dai politici: retribuiti con 300 euro in meno ogni mese rispetto agli altri corpi e con minori tutele previdenziali”.

Il responsabile pisano del Conapo Massimo Sonetti, dal canto suo, aggiunge:"Siamo stanchi di rischiare la vita come gli altri corpi ma essere trattati come operatori della sicurezza di serie b, dimenticati dal governo. Renzi e Alfano dicano qualcosa”.