Attualità

Ansia e depressione, effetti rovinosi del lockdown

Disturbi per un italiano su quattro. Le più colpite sono state le donne ma anche i giovani. Lo studio dell'Università di Torino sulla quarantena Covid

Foto di repertorio

Paura del contagio, le restrizioni, l'incognita del domani, le difficoltà economiche: tutti fattori che durante il periodo del lockdown hanno portato un italiano su quattro ad avere sintomi sintomi depressivi o ansiosi. Sono cresciuti i disturbi del sonno tra la popolazione, soprattutto per quanto riguarda le donne e i giovani. 

E' quanto emerge dal progetto "Cocos" (Covid Collateral Impacts), ideato e condotto dalla professoressa Maria Rosaria Gualano e dal dottor Gianluca Voglino dell'università di Torino.

Lo studio è stato realizzato nelle ultime due settimane della Fase 1, cioè dal 9 aprile al 3 maggio, per  valutare  l'impatto del lockdown sul benessere degli italiani, e i risultati sono stati pubblicati sull'International Journal of Environmental Research and Public Health.

Le interviste sono state effettuate su un campione di oltre 1500 persone, tutte sopra i 18 anni di età. I ricercatori hanno evidienziato in particolare profili di fragilità tra le donne, i più giovani e tra coloro che hanno subito difficoltà economiche legate al lockdown.

I dati mostrano che il 23,2% degli intervistati ha avuto disturbi di tipo ansioso, il 24,7% sintomi depressivi, il 42,4% disturbi del sonno e, per quest’ultima patologia, la probabilità di essere colpiti risulta doppia tra le donne.

"Bisogna mettere al centro dell’agenda di sanità pubblica la cura della salute mentale del cittadino – sottolinea la professoressa Maria Rosaria Gualano – in quanto la sofferenza mentale potrebbe rappresentare un’ennesima pandemia di cui occuparsi a livello globale, soprattutto per i soggetti più a rischio come i giovani, le persone sole e chi ha perso o rischia di perdere il lavoro".

"L'alto interesse che lo studio ha suscitato tra gli intervistati – aggiunge Gianluca Voglino – testimonia la necessità di ascoltare i bisogni dei cittadini. Serve farsi carico delle persone in modo globale, ancor di più in momenti difficili come quello che stiamo vivendo".