Cronaca

Fedeli all'Isis con base a Pisa, tre in carcere

Confermate in Cassazione le ordinanze di custodia cautelare per tre tunisini vicini allo stato islamico dediti allo spaccio all'ombra della Torre

Alla fine si sono aperte le porte del carcere per i tre tunisini di 27, 26 e 31 anni che secondo gli investigatori avevano aderito a Ansar al-Sharia, fazione dell'Isis. Lo testimonierebbero alcuni messaggi sui social network con manifestazioni di vicinanza allo Stato Islamico. I tre, Naafaa Afli,Bilel Mejri e Marween Ben Saad, facevano parte di una rete di sette tunisini individuati nell'ambito dell'inchiesta Taliban coordinata dalla procura di Torino e condotta dai carabinieri del Ros. 

Secondo gli investigatori i sette, due dei quali sono morti in Siria, una volta arrivati a Torino per ottenere il permesso di soggiorno si erano iscritti all'Università con falsa documentazione. I tre arrestati, poi, da Torino si erano spostati a Pisa per mettersi a spacciare droga. Erano poi finiti ai domiciliari. A maggio scorso il gip aveva detto no alla richiesta di cinque ordinanze di custodia cautelare avanzate dalla procura per terrorismo internazionale. Dopo il ricorso del pm Andrea Padalino, il tribunale del riesame aveva dato ragione alla procura ma mancava ancora la conferma della Cassazione. Conferma che ora è arrivata, facendo finire in carcere, adesso, solo tre dei tunisini indagati. Gli altri, infatti, sono fuggiti all'estero.