Messaggio a tutti coloro che affrontano la Fase 2 dell'emergenza coronavirus con eccessiva spensieratezza: è vero che oltre l'80% di chi è infettato dal SarsCov2 manifesta sintomi lievi e che il virus predilige le persone più fragili ma se per caso la malattia colpisce in forma grave, i danni possono essere irreversibili. Ad affermarlo è la Società italiana di pneumologia: dopo il contagio da Covid-19, i polmoni restano a rischio per almeno sei mesi e un terzo dei casi positivi avrà problemi respiratori cronici. Per tutta la vita.
Il danno respiratorio irreversibile è dovuto agli esiti fibrotici ovvero a quella sorta di cicatrice che la malattia lascia nei polmoni dopo la guarigione e che potrebbe costituire in futuro "una nuova emergenza sanitaria": il tessuto repiratorio perde infatti alcune funzioni, diventa più rigido e meno funzionale, rendendo necessari percorsi di riabilitazione respiratoria e terapie anche a distanza di anni.
A Pavia è già attivo il primo ambulatorio italiano post Covid.