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Covid, il 30% dei guariti avrà problemi respiratori per tutta la vita

La malattia lascia una cicatrice sui polmoni che può comportare un danno irreversibile: lo afferma la Società italiana di pneumologia

Messaggio a tutti coloro che affrontano la Fase 2 dell'emergenza coronavirus con eccessiva spensieratezza: è vero che oltre l'80% di chi è infettato dal SarsCov2 manifesta sintomi lievi e che il virus predilige le persone più fragili ma se per caso la malattia colpisce in forma grave, i danni possono essere irreversibili. Ad affermarlo è la Società italiana di pneumologia: dopo il contagio da Covid-19, i polmoni restano a rischio per almeno sei mesi e un terzo dei casi positivi avrà problemi respiratori cronici. Per tutta la vita.

Il danno respiratorio irreversibile è dovuto agli esiti fibrotici ovvero a quella sorta di cicatrice che la malattia lascia nei polmoni dopo la guarigione e che potrebbe costituire in futuro "una nuova emergenza sanitaria": il tessuto repiratorio perde infatti alcune funzioni, diventa più rigido e meno funzionale, rendendo necessari percorsi di riabilitazione respiratoria e terapie anche a distanza di anni. 

A Pavia è già attivo il primo ambulatorio italiano post Covid.