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Addio ai "giorni della merla"

Temperature eccezionalmente miti in quello che dovrebbe essere il periodo più freddo dell'anno. E in molte zone peschi e susini sono già in fiore

I più catastrofisti sicuramente penseranno agli effetti del cambiamento climatico globale. Quale che sia la causa, rimane il fatto che in Toscana l'inverno è tornato a latitare: addirittura ieri la colonnina di mercurio è arrivata a toccare i 15 gradi

Temperature del tutto anomale in un periodo che per la tradizione contadina è noto come "i giorni della merla" e tra i più freddi dell'anno: basti bensare che nello stesso periodo del 2014 si era già ampiamente scesi sotto zero e la temperatura media era 8 gradi inferiore.

Una mitezza del clima che non ha mancato di risvegliare in anticipo la natura, ma che preoccupa non poco Coldiretti Toscana: nella nostra regione sono infatti già fiorite primule, viole e margherite, mentre le mimose sono già fiorite da tempo in netto anticipo rispetto alla 'Festa della donna'. Anche gli alberi da frutto -  mandorli, peschi e susini -  in alcune zone hanno iniziato il processo di fioritura.

Il rischio però è dietro l'angolo: un repentino cambiamento delle temperature possa "bruciare" i germogli, con danni incalcolabili. "Nelle campagne - spiega Coldiretti - si teme una seria compromissione dei raccolti per il possibile prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura", e "a preoccupare per i raccolti sono anche le forti infestazioni degli insetti patogeni che proliferano per effetto del caldo fuori stagione".