Attualità

Un mare di plastica

Sono frammenti o fogli, sono bianche blu e verdi: sono le microplastiche individuate nel mare toscano nel corso dei campionamenti Arpat

Sono principalmente frammenti o fogli per lo più di colore bianco blu o verde: sono le microplastiche individuate nel mare toscano nel corso dei campionamenti Arpat, l'agenzia regionale di protezione ambientale che anticipa i dati destinati a confluire nell'annuario 2022 dei dati ambientali.

I campionamenti - effettuati nell'ambito della Marine strategy, Strategia marina predisposta dall'Unione Europea - in Toscana sono stati realizzati in 4 aree di indagine: quella del fiume Morto nel Pisano, a sud della foce del Serchio, e poi a Donoratico e nelle acque antistanti la Carbonifera a Piombino per la provincia di Livorno e ancora alla foce dell'Ombrone all'altezza di Collelungo a Grosseto.

Gli esiti dell'indagine rivelano una sostanziale stabilità del dato 2021 rispetto al 2020. Nel 2021 infatti, ultimo anno della campagna di monitoraggio, il numero di frammenti di microplastiche presenti sulla superficie del mare è stato di 0,074 oggetti al metro quadrato a fronte dello 0,079 registrato nel 2020. Ma il confronto è impressionante rispetto al 2019, era pre Covid, quando il dato era di 0,023 oggetti al metro quadro.

Nell’area settentrionale della Toscana le concentrazioni sono risultate superiori (0,291 oggetti/m2) rispetto all’area meridionale (0,054 oggetti/m2). 

Ma cosa sono le plastiche che infestano i mari toscani, soffocandoli e creando un pericolo per la fauna marina che vi resta intrappolata? La forma prevalente nel triennio 2019-2021 è stata quella del frammento (64% del totale nel 2021), seguita dal foglio (22%). I colori predominanti tra i campioni raccolti nel 2021 sono stati il bianco (70%), il blu (11%) e il verde (9%).

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