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Bollette raddoppiate, 79mila lavoratori a rischio

La stima è elaborata da Irpet nella sua ultima Nota di lavoro. Poco meno di 10mila imprese condotte sull'orlo del baratro dai costi energetici

E' di poco meno di 10.000 imprese condotte sull'orlo della chiusura per un equivalente di 79.000 lavoratori circa l'effetto di rincari energetici che hanno prodotto il raddoppio delle bollette, con impatto sul sistema produttivo toscano di maggiori spese per 5,3 miliardi su base annua, il doppio preciso rispetto a prima dell'impennata dei costi per luce e gas. La stima è elaborata da Irpet nella sua ultima Nota di lavoro.

Il quadro che prende in esame l'imprenditoria toscana, esclusi i settori di pubblica amministrazione ed agricoltura, è sconfortante. In condizioni normali il sistema produttivo toscano spendeva circa 5,3 miliardi di euro fra consumo di energia elettrica (4,1 miliardi) e di gas naturale (1,2 miliardi) con un'incidenza sui bilanci del 3,4%. 

Ebbene: a seguito degli aumenti osservati negli ultimi mesi e imputando al secondo semestre l’andamento dei prezzi medi del primo semestre, spiega la nota Irpet, il costo energetico per le imprese toscane potrebbe aumentare di ulteriori 5,3 miliardi, con un’incidenza sui costi che salirebbe al 6,8%.

Si tratta di proiezioni medie, perché per le aziende energivore l'impatto annuo aumenta vistosamente fino anche a 54.000 euro per il manifatturiero. "Per effetto di queste dinamiche - rileva l'Istituto regionale di programmazione economica della Toscana - un 3% di imprese (poco meno di 10mila) sarebbe a rischio, perché il margine operativo lordo passerebbe da positivo a negativo. In queste imprese a rischio lavora circa il 7% dei lavoratori toscani alle dipendenze (79mila soggetti)".