La Toscana inaugura l’autunno
conquistando un singolare primato: è una delle regioni italiane dove
la richiesta di sesso a pagamento sta registrando i maggiori
tassi di crescita. Un vero e proprio boom sin dal ritorno delle
vacanze estive, quando molti toscani si sono armati di smartphone e
connessioni veloci per trovare professioniste pronte a soddisfare i
loro desideri, in vista di un futuro incontro dal vivo. Ma cosa
spinge soprattutto gli uomini a scegliere questa forma di sesso,
rispetto ad altre più comuni modalità?
A rivelare il trend toscano sono i dati raccolti nel mese di settembre dai portali specializzati. Se si confronta l’attuale periodo con il medesimo
del 2019, si registra un aumento del 3% nel numero di escort
disponibili a Firenze, Lucca con un +16% e Prato al
+11%; sorpresa da Pistoia che guida questa classifica con un
bel +19%. Solo Livorno e Massa Carrara vedono una
diminuzione, rispettivamente del -1 e del -8%.
L’incremento
nel numero delle professioniste dell’eros a disposizione segue
ovviamente la domanda, in rapida ascesa sin dal termine del lockdown.
E l’approdo su piattaforme come Escort Advisor, Bakeca Incontri ed
Escort Forum appare come una normale evoluzione di questa tendenza.
Secondo uno studio condotto qualche anno fa
dall’organizzazione non governativa Prostitution
Research & Education di Londra, vi sarebbero diverse
ragioni a spingere gli uomini alla ricerca del sesso a
pagamento, rispetto a rapporti più canonici:
- Il 21% degli uomini che abitualmente si avvale di servizi di escort vogliono realizzare fantasie altrimenti non possibili con il normale corteggiamento. Vengono stimolati dalla possibilità di scegliere partner con caratteristiche fisiche che precisamente stimolano i loro desideri o, ancora, pronte ad abbracciare pratiche di cui difficilmente si parla nelle coppie tradizionali;
- Il 20% afferma invece di ricorrere alle escort per insoddisfazione sessuale all’interno della propria relazione di coppia. Pur persistendo l’amore per la partner, la vita intima non include pratiche o fantasie considerate sufficienti per una buona gratificazione sessuale;
- Il 15% sceglie il sesso a pagamento per la mancanza di un legame emotivo o relazionale, che renderebbe quindi il piacere più immediato e coinvolgente;
- Il 3% sostiene invece si tratti del modo più immediato ed emotivamente indolore per risolvere un’urgenza sessuale.
La restante porzione degli intervistati
conferma un mix delle precedenti alternative come motivazione per
avvalersi del sesso a pagamento.
Appare decisamente verosimile
che le ragioni emerse dallo studio londinese siano le stesse che
spingono molti toscani a concedersi una notte di passione più
trasgressiva del solito. Ora non resta che comprendere se anche in
questo freddo ottobre i dati verranno confermati.