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Il gelido Buran fa temere una strage nei campi

Paura nelle campagne toscane per le conseguenze del freddo sugli allevamenti di animali. Preoccupano anche ulivi e vigne. Si teme un nuovo 1985

Nel 1985 il freddo record causò una strage. Di animali, anzitutto, con migliaia tra polli e mucche morti per il gelo, solo per citare alcune specie. Di piante poi, con il 90 per cento degli ulivi toscani messi ko dal gelo. Ora l'arrivo del freddo siberiano, spiega Coldiretti, fa temere una situazione analoga. Da stanotte e per diversi giorni, infatti, dall'Europa orientale è attesa l'aria fredda che ha già fatto scattare l'allerta gialla per vento e neve diramata dalla protezione civile regionale.

Per questo nelle campagne toscane l'arrivo di Burian fa temere il peggio. Per quanto riguarda gli allevamenti sono già state approntate le misure di emergenza che comprendono le coperte sulle colture e i cappotti per i baby vitellini. Lampade termiche accese nelle stalle e sgocciolatoi per evitare il congelamento dell'acqua negli abbeveratoi.

Sospese poi le potature negli uliveti mentre si preparano le torce e i fuochi antigelo nei vigneti per creare uno scudo di aria più calda a terra che impedisca al ghiaccio di ristagnare. Se si verificassero danni strutturali alle vigne, spiega la Coldiretti, i danni sarebbero elevatissimi e prolungati perché "servono anni prima che le nuove piante messe al posto di quelle uccise dal freddo  inizino a produrre". 

La nuova ondata di gelo arriva, peraltro, dopo un gennaio caratterizzato da una temperatura di 3,3 gradi sopra la media che aveva già iniziato a far sbocciare le prime gemme sugli alberi da frutto.