C'è un nuovo venerdì di sciopero generale all'orizzonte: è il prossimo, il 12 Dicembre, quando la Cgil ha indetto una mobilitazione di caratura nazionale a cui ha aderito la Filt Cgil, ovvero la costola del sindacato che raccoglie i lavoratori dei trasporti.
Ecco quindi che Autolinee Toscane e Gest annunciano possibili disagi per chi deve spostarsi in autobus o tram fra ritardi o cancellazioni di corse nel servizio.
La mobilitazione coinvolgerà sia il personale viaggiante che gli impiegati, compresi quelli delle biglietterie. Per operai ed impiegati lo sciopero è previsto per l’intero turno di lavoro.
At, gestore regionale del trasporto pubblico su gomma, fa sapere che gli effetti dello sciopero riguardano le corse urbane ed extraurbane su tutto il territorio regionale. Quanti e quali dipenderà dai livelli di adesione allo sciopero.
Gest invece ha dato comunicazione sulle modalità di sciopero per quanto riguarda la tramvia fiorentina.
Le fasce orarie con servizio garantito
Per gli autobus urbani ed extraurbani, il servizio sarà tuttavia garantito in due fasce orarie:
- tra le 4,15 e le 8,14
- tra le 12,30 e le 14,29
La percentuale di adesione all’ultimo sciopero nazionale di 24 ore del 27 Novembre 2023 a cui aderì Filt Cgil, ricorda Autolinee Toscane, fu del 17,88%.
Quanto al tram a Firenze, le corse saranno garantite:
- dalle 6,30 alle 9,30
- dalle 17 alle 20
Presso Gest, la percentuale di adesione al precedente sciopero generale indetto dalla medesima sigla è stato dello 0%.
La regolarità del servizio dei bus fuori dalle fasce di garanzia, nonché la presenza di personale alle biglietterie, dipenderà dalle adesioni allo sciopero.
Si sciopera perché...
"Lo sciopero nazionale - spiega At - è stato indetto per manifestare per la modifica del Ddl Bilancio, più investimenti in sanità, istruzione, politiche sociali e stop al riarmo".
"Si rivendicano una riforma fiscale equa con progressività, lotta all’evasione e no a flat tax, contratti e salari più tutelati, superamento della legge Fornero, politiche industriali per lavoro e Mezzogiorno, assunzioni nella PA, contrasto alla precarietà e più sicurezza sul lavoro", sono le motivazioni.