Attualità

Cacciatori in via d'estinzione, più che dimezzati in 24 anni

Il nuovo piano faunistico e venatorio toscano mette a fuoco il crollo nel numero dei tesserini rilasciati. Molti gli arrivi da fuori regione

Cacciatori toscani in via d'estinzione? Parrebbe, visto che dal 2000 in qua i tesserini rilasciati a livello regionale si sono numericamente più che dimezzati: dai 124.101 dell'annata 1999-2000 ai 60.423 rilasciati nella stagione 2023-2024 fra cartacei e digitali. E' il -51%. Ad accendere i riflettori sul pianeta caccia è l'allegato 1 al nuovo Piano faunistico e venatorio regionale, o meglio la delibera che lo contiene ancora in fase propositiva. L'allegato in questione è la prima parte del quadro conoscitivo su cui si fonda l'atto.

Nel quarto di secolo esaminato, l'arretramento dell'attività venatoria al controluce del numero di cacciatori appare inesorabile nell'andamento: "Negli ultimi 12 anni, a partire dal 2012, la diminuzione annuale del numero di cacciatori che hanno cessato l’attività (ovvero non hanno ritirato il tesserino venatorio cartaceo presso il proprio comune di residenza) è stata in media pari a -3,46% ogni anno", si legge nel documento. 

Il calo percentuale più sensibile (-8,86%) è registrato nella stagione venatoria 2017/2018. Ecco la tabella completa con dati spacchettati anche per fascia d'età. 

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La diminuzione è stata più accentuata a Prato e a Firenze, meno fra Grosseto, Arezzo e Lucca.

Gli ultimi dati disponibili nella banca dati RT Caccia al 1 Marzo 2024 raccontano di 62.738 cacciatori iscritti agli Atc regionali: 5.676 residenti fuori regione e 57.062 residenti in Toscana. La grande maggioranza dei cacciatori fuori regione (93,2%) proviene da Lazio, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria, Liguria e Lombardia.

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Quanto alle abilitazioni peculiari, "un cacciatore su due (58%) tra gli iscritti agli Atc toscani ha l’abilitazione alla caccia al cinghiale in braccata-girata, circa uno su cinque (21%) ha l’abilitazione alla caccia di selezione al cinghiale ed infine uno su sei (16%) ha l’abilitazione alla caccia di selezione a cervidi-bovidi (capriolo e altre specie)", specifica il documento.