Attualità

Cinque progetti pilota per le aree naturali protette

Informazione, divulgazione, promozione: sono le parole chiave degli interventi finanziati a livello regionale per migliorare la fruibilità dei siti

Cinque progetti pilota per rendere ancor più accoglienti le aree naturali protette della Toscana, grazie ad interventi di miglioramento della fruibilità dei siti finanziati dalla giunta regionale con un contributo di 300mila euro su proposta dell'assessore all'ambiente David Barontini. 

Le parole chiave sono informazione, divulgazione e promozione e il piano riguarda le aree naturali protette e i siti della rete Natura 2000. 

Il contributo sarà suddiviso in tre rate da 100mila euro ciascuna per le annualità dal 2025 al 2027. Ecco chi sono i beneficiari:

Ciascuna realtà dovrà realizzare nelle aree protette di propria competenza una serie di interventi per migliorare la fruibilità dei siti, intervenendo soprattutto sulla cartellonistica, sui sentieri, sulla realizzazione di piccole aree di sosta ed aree ricreative, sull’accessibilità per le persone diversamente abili, sugli strumenti di divulgazione.

"Avvicinare le persone alla bellezza dei territori"

Lo scopo di questo insieme di interventi è rendere le aree protette sempre più fruibili, in modo da favorire la conoscenza del patrimonio naturalistico toscano. Questi progetti pilota potranno aprire la via, nei prossimi anni, all'estensione del provvedimento ad altri siti e aree protette regionali.

“Con questa delibera, che approva l’accordo per sostenere attività di informazione, divulgazione, accessibilità e promozione nelle nostre aree naturali protette e nei siti Natura 2000, rafforziamo – ha spiegato Barontini - il nostro impegno per una Toscana che valorizza e custodisce il proprio patrimonio ambientale". 

"Rendere più accoglienti e fruibili le riserve - prosegue - significa avvicinare le persone alla bellezza dei territori e promuovere una cultura della sostenibilità. È un passo concreto, oltre che un progetto pilota che potrà essere replicato e consolidato in futuro, che ha come scopo quello di costruire insieme una rete di aree protette sempre più vive, accessibili e partecipate”.