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Circoli chiusi per decreto, vale anche per i bar al loro interno

Una circolare del Viminale precisa che la sospensione dell'attività di circoli e case del popolo riguarda anche la somministrazione di cibi e bevande

Niente da fare per circoli e case del popolo che, soprattutto nei paesi e nelle frazioni, rappresentano spesso l'unico luogo di ritrovo e l'unico pubblico esercizio della comunità. I problemi interpretativi del testo del nuovo Dpcm anti-Covid emanato il 24 Ottobre dal premier Conte sono stati risolti con una circolare del Ministero dell'Interno in cui si legge che l'attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi non solo è sospesa ma la sospensione riguarda anche l'eventuale attività di somministrazione di cibi e bevande svolta al loro interno.

"La sospensione dei centri culturali, sociali e ricreativi, prevista nella lett. f del Dpcm - spiega il Viminale nella circolare - determina la conseguente sospensione dell'eventuale somministrazione di alimenti e bevande effettuata, a beneficio dei soci o di frequentatori occasionali, in funzione dell'attività svolta nei suddetti centri".

Il nuovo Dpcm resta in vigore fino al prossimo 24 Novembre.

Qui sotto il testo integrale della circolare del Viminale

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