Cronaca

Confiscati beni per 5 milioni a tre imprenditori

L'operazione della Dia ha riguardato pizzerie, bar, fabbricati e terreni, conti correnti e società con sedi a Firenze, Prato, Pistoia e Crotone

Gli uomini della Direzione antimafia di Firenze hanno messo in atto una delle più consistenti confische di beni mai attuata in Toscana. Si tratta del patrimonio di tre imprenditori originari di Strongoli, in Calabria, da anni attivi sul territorio toscano soprattutto nei settori dell'edilizia e della ristorazione.

I tre sono accusati di operare in stretto contatto con la criminalità organizzata mettendo in atto da decenni attività delittuose, reati fiscali e riciclaggio di denaro sporco. Per uno degli imprenditori è scattato anche l'obbligo di soggiorno per due anni nel Comune di residenza.

La confisca ha riguardato quattro pizzerie, un bar pasticceria, quattro aziende edili e cinque della ristorazione, dieci immobili fra fabbricati e terreni, quattro auto e ben 41 conti correnti.

Nella motivazione dei provvedimenti a carico dei tre, il tribunale fiorentino descrive un contesto criminale molto articolato, caratterizzato da complesse operazioni economiche e aziendali, movimentazioni finanziarie con il coinvolgimento di prestanome e familiari e il supporto di ambienti bancari definiti dagli inquirenti "quantomeno compiacenti".