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Toscana fra le più colpite dalla crisi climatica

Nel 2025 sul territorio regionale si sono registrati 41 eventi meteo estremi, il doppio rispetto all'anno precedente. La mappa e i dati di Legambiente

Uno degli allagamenti del Febbraio 2025

La Toscana è stata nel 2025 tra le regioni più colpite dalla crisi climatica, con 41 eventi meteo estremi che rappresentano il +100% rispetto al 2024 quando erano stati 21: sono i dati che arrivano da Legambiente col bilancio di fine anno dell’Osservatorio Città Clima e che inquadrano Firenze e Massa-Carrara tra le province più colpite in Italia.

Nel 2025 in Italia le regioni più colpite sono state Lombardia (50 casi), Sicilia (44) e poi appunto la Toscana (41), ai primi posti anche per quanto riguarda le province più colpite a livello nazionale con Massa-Carrara al nono posto e Firenze all'11°.

L’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol, mette in fila i numeri su allagamenti da piogge intense, danni da vento, esondazioni fluviali, frane ma anche temperature record, siccità e danni alle infrastrutture.

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Il violento nubifragio all'Elba e in area apuana

A inizio 2025 gli eventi estremi hanno colpito anche l’Isola d’Elba, dove il 13 Febbraio si verificò un nubifragio violentissimo. Conseguenza: un’alluvione molto estesa. 

Ingenti i danni, in particolare a Portoferraio e nelle aree limitrofe. 

Durante lo stesso mese, si sono registrati allagamenti e frane da piogge intense anche a Massa, a Carrara e a Montignoso.

Il temporale autorigenerante del 14 Marzo

Nel 2025, tra gli eventi estremi che hanno colpito la Toscana, c’è stato quello del 14 Marzo, quando un sistema temporalesco autorigenerante (in tutto simile a quello del 2 Novembre 2023) ha portato piogge torrenziali e venti intensi, causando alluvioni diffuse e danni significativi in molte aree della regione. Nel giro di poche ore, le precipitazioni hanno saturato il suolo, determinando l’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua e causando esondazioni diffuse. 

Le province più colpite sono state Firenze, Pisa, Prato e Livorno, dove le precipitazioni intense e persistenti hanno causato accumuli di pioggia superiori a quelli registrati durante la storica alluvione del 1966. Più di 200 persone sono state evacuate e oltre 1000 cittadini sono rimasti isolati a causa di frane e allagamenti, soprattutto nel Mugello e nella Valdisieve

Sesto Fiorentino, infine, con l’esondazione lampo del Torrente Rimaggio il 14 Marzo ha subito danni ingentissimi nel suo centro storico, da piazza del Mercato fino alla medievale Pieve di San Martino.

L'estate fra rovesci e siccità

Anche l’estate, in Toscana, è stata segnata da eventi estremi in diverse province, tra cui gli allagamenti da piogge intense avvenuti tra Luglio e Agosto a Firenze, San Giuliano Terme nel Pisano e Arezzo

Sono stati significativi anche gli episodi legati ai danni da siccità prolungati, come la secca del fiume Pesa a Montelupo Fiorentino e l’ondata di calore che ha colpito Firenze il 12 Agosto, con 45 gradi celsius percepiti. 

Inoltre, numerosi danni sono stati causati anche dal forte vento, a fine Agosto, nelle città di Prato, Grosseto e Pietrasanta dove sono state danneggiate diverse auto, un centro sportivo, ombrelloni, sdraio e lettini.

Nubifragi, frane e trombe d'aria

Numerosi allagamenti hanno segnato l’ultima parte dell’anno in Toscana. Il 9 Settembre Portoferraio è rimasta completamente bloccata dopo il nubifragio che ha portato a picchi di 230 mm di pioggia all’ora, e ci sono stati anche allagamenti nelle zone di Massa, Carrara e Montemurlo con danni alle abitazioni, alle infrastrutture ferroviarie e ai sottopassaggi. 

Il 22 Settembre, una tromba d'aria si è abbattuta sulla Versilia, lungo la costa da Viareggio a Forte dei Marmi: diversi stabilimenti balneari hanno subito danni, con attrezzature volate in aria e anche strutture danneggiate. Frane causate dalle piogge intense hanno colpito nel mese di ottobre la Garfagnana e la zona di Massa, dove, 50 persone sono rimaste isolate temporaneamente nella località di Forno. 

Infine, l’ultimo evento estremo registrato dall’Osservatorio Città Clima in Toscana è avvenuto a Portoferraio, il 19 Dicembre scorso, quando un violentissimo temporale ha interessato tutto il versante nord orientale dell’Elba danneggiando molte infrastrutture locali.

Temperature record

Nel report dell’Osservatorio Città Clima emerge anche una crescente preoccupazione per le ondate di calore, segnate da temperature record. Secondo i recenti dati del Copernicus Climate Change Service è praticamente certo che il 2025 sarà il secondo anno più caldo mai registrato, a pari merito con il 2023, dietro solo al 2024.

In Toscana, secondo il Consorzio Lamma, l’estate 2025 si è classificata come la quarta più calda dal 1955, con un’anomalia media di +1,5°C rispetto al trentennio 1991–2020 e +3,1°C rispetto al periodo 1961–1990. Giugno ha registrato valori record (+3,3°C sopra la media), seguito da un Luglio e da un Agosto più moderati (+0,7°C e +0,5°C).

“Avrebbe dovuto essere un anno di transizione, più fresco e normale dei precedenti due, a causa degli effetti mitiganti della Niña, almeno questo era l’auspicio formulato dai climatologi più preparati, e invece assistiamo a un altro anno record, segnato da eventi estremi e danni difficilmente stimabili", osserva Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.