Una quota export DOP e IGP che vale 94 milioni di euro, con una crescita del 18,4% solo nell’ultimo anno: questo il dato relativo ai prodotti DOP e IGP che più di altri salta all’occhio nel report La Toscana DOP IGP realizzato da Ismea per la settima edizione di BuyFood Toscana, presentati da Fabio Del Bravo durante il workshop AgroToscana: Identità, territori, mercati nella Palazzina Reale di Santa Maria Novella a Firenze.
Alla luce dei recenti sviluppi internazionali, il dato conferma la centralità e la forza della Dop Economy toscana come leva di competitività e identità territoriale, che insieme ad un patrimonio enogastronomico di eccellenza e una crescente attenzione alla sostenibilità e al biologico trainano il comparto agroalimentare del made in Tuscany. Ad aprire la mattinata di lavori, i saluti delle istituzioni regionali, della Camera di Commercio di Firenze insieme a PromoFirenze e a Fondazione Sistema Toscana alla presenza dei numerosi Consorzi di Tutela della Toscana.
Del resto la Toscana si conferma regione leader per numero di registrazioni IG con 90 tra DOP e IGP, di cui 32 prodotti alimentari e 58 vini. Limitatamente al comparto cibo, la regione fa registrare un valore della produzione pari a 192 milioni di euro (+7,4% su base annua).
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Un dato curioso è il posizionamento della Toscana rispetto alle altre regioni per tipologia di prodotti: le migliori performance le fa registrare con i prodotti della panetteria e pasticceria, dove si colloca seconda dietro solo all’Emilia Romagna, e con le carni fresche, dietro solo alla Sardegna. Sul podio, terza, anche tra gli oli d’oliva, dove precede la Liguria.
Sono 6 i prodotti che concentrano l’88% del valore complessivo: Cantuccini Toscani IGP, Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP, Olio Toscano IGP, Finocchiona IGP e Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
Una crescita senza freno
Dalla ricerca Ismea emerge come il valore dell’export agroalimentare toscano nel 2024 sia stato pari a 4 miliardi di euro, il 6,3% sul totale export regionale e negli ultimi 5 anni, con tasso annuo medio di crescita dell’11,2%.
Vino e olio Evo sono i prodotti di punta rispettivamente con 32% e 33%. Insieme fanno due terzi del valore esportato in tutto il mondo, in particolare Stati Uniti (27%), Germania (14%) e Francia (9,7%), ma anche i Paesi del Nord Europa e dell’Asia orientale che tendono a rafforzarsi.
Ritratto delle imprese
Nelle 41.961 imprese agroalimentari toscane – il 5,6% del totale nazionale - il 6,8% è guidato da under 35, mentre il 30,4% è a conduzione femminile, superando la media italiana.
Gli occupati nel settore agricolo sono circa 45mila, pari al 5,5% del totale nazionale, concentrati soprattutto nella produzione primaria, ma in crescita anche nelle attività di trasformazione e servizi collegati, come agriturismo, vendita diretta e turismo rurale.
"Dop e Igp rappresentano la qualità toscana"
I lavori sono stati aperti da Stefania Saccardi, vicepresidente e assessore all'agroalimentare uscente della Regione: “Le produzioni Dop e Igp – ha detto - rappresentano al meglio la qualità della Toscana, su cui abbiamo sempre puntato e continueremo a investire. La nostra non è una regione delle grandi quantità, ma delle grandi qualità: vino e olio, in particolare, trainano un export che continua a crescere nonostante le difficoltà dei mercati internazionali".
"I mercati internazionali riconoscono nei prodotti toscani un elemento di unicità e di eccellenza, e questo ci rende fiduciosi per il futuro. Siamo orgogliosi perciò di poter mettere in mostra anche quest’anno il meglio della nostra produzione e di attrarre nuovi buyer e nuovi interessi intorno a un’agricoltura che, oltre alla qualità dei prodotti, significa anche cura del territorio, paesaggio e multifunzionalità".
"La Toscana - ha concluso Saccardi aggiungendo un ulteriore elemento di riflessione - è la regione con il maggior numero di agriturismi in Italia, ma è anche una terra che investe sui giovani e sulle donne, che rappresentano ormai il 30% della nostra agricoltura. È un’agricoltura che esprime un valore assoluto per la nostra regione e per la sua identità”.