“Diciamo no all’economia di guerra, sì a un’economia di pace e di giustizia, che difenda il lavoro, l’ambiente e la dignità delle persone”. Firmato Antonella Bundu, la candidata alla presidenza della Regione sostenuta da Toscana Rossa che nel corso di un dibattito sul tema dello sviluppo economico toscano ha inquadrato la propria visione.
“In Toscana lo vediamo con chiarezza: scali ferroviari riconvertiti per il trasporto di armi, porti e aeroporti civili messi a disposizione delle operazioni militari, aziende che cambiano produzione per servire l’industria bellica, fino al Parco di San Rossore, con 130 ettari sottratti all’ambiente e destinati al comando del GIS dei Carabinieri. Un luogo che dovrebbe essere simbolo di biodiversità e tutela ambientale ridotto a scenario di esercitazioni militari”, sono le parole affidate anche a un post su Facebook.
Dove ancora si legge: “Questa non è la strada. La Toscana ha bisogno di un’economia che investa nelle energie rinnovabili, nella difesa del territorio, nella riconversione ecologica, nell’agricoltura di qualità e nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Abbiamo bisogno di costruire la pace. Continuare a piegarci a un modello di guerra significa non solo aumentare i rischi e le tensioni, ma anche sacrificare l’ambiente e il futuro”.