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Formazione professionale, aumenta l'offerta

Saranno in tutto 35 i percorsi formativi tra cui i giovani toscani potranno scegliere in vista del prossimo anno scolastico per ottenere una qualifica

Saranno in tutto 35 i percorsi di istruzione e formazione professionale a comporre l'offerta per il prossimo anno scolastico, quello 2023-2024. I toscani potranno scegliere fra il ventaglio di corsi IeFp per ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro potendo contare su 8 percorsi più del previsto.

Gli 8 percorsi coinvolgono quasi tutte le province toscane e riguardano i settori dell’edilizia, del benessere della persona, dei servizi di impresa e del commercio, alimentare e delle produzioni grafiche.

La giunta regionale ha infatti dato via libera, grazie alle risorse del nuovo Fse+ 2021-2027, allo stanziamento di ulteriori 2.158.000 euro per il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale, consentendo lo scorrimento della graduatoria dell’avviso 2022 e l’ammissione a finanziamento di altri 8 percorsi, rispetto agli iniziali 27, proposti dalle agenzie formative accreditate per il 2023/2024. Lo stanziamento complessivo della Regione per la prossima annualità raggiunge quota 9.442.125 euro.

IeFp, di cosa si tratta e a chi si rivolgono

I percorsi IeFp rientrano nell’ambito del progetto GiovaniSì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. Sono destinati a giovani in uscita dalla scuola media inferiore e rappresentano un’opzione alternativa al corso di studi quinquennale. Numerosi gli ambiti professionali coperti: dalla logistica alla meccanica, dalla ristorazione all’edilizia e impiantistica; dal benessere della persona alla distribuzione commerciale

La frequenza è completamente gratuita.

Durante il percorso formativo, della durata di tre anni, ragazze e ragazzi hanno la possibilità di imparare attraverso lezioni svolte da esperti provenienti dal mondo del lavoro, attività pratiche in laboratorio e attività di apprendimento direttamente all’interno delle aziende.

I corsi si concludono con il riconoscimento di una qualifica professionale e lasciano aperta la possibilità di proseguire il percorso di studi nella scuola, conseguendo il diploma di scuola secondaria di secondo grado. 

“Questi percorsi costituiscono uno strumento fondamentale di contrasto alla dispersione scolastica - spiega l’assessora a istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini - permettendo di acquisire competenze che valorizzano inclinazioni e interessi personali, e formando figure professionali in linea con le esigenze dei contesti produttivi regionali, favorendone così l'occupazione”.