Cronaca

Pesce non a norma, maxisequestro e ristoranti chiusi

L'operazione è stata condotta dalla guardia costiera con verifiche su tutto il territorio regionale che hanno portato anche a sanzioni e denunce

Parte del pesce sequestrato

E' di 6 tonnellate di pesce non a norma sequestrate, due ristoranti temporaneamente chiusi, 42 denunce e 70mila euro di sanzioni il bilancio dell'operazione Stop Trawler della guardia costiera che nell'ultima settimana si è articolata in 166 controlli su tutto il territorio regionale.

Il sequestro più ingente è stato effettuato nei magazzini di un ingrosso in provincia di Livorno, con 4.500 chili di prodotti ittici di dubbia provenienza e non ben etichettati su cui sono stati messi i sigilli.

Stessa cosa per un punto vendita sempre all'ingrosso in provincia di Firenze, dove il nucleo ispettivo regionale del Centro controllo Area Pesca di Livorno ha sottoposto a sequestro amministrativo circa 1.200 chili di pesce importato dall'oriente e messo in commercio senza documentazione attestante la sua legalità e quindi la sua idoneità al consumo. Al titolare dell’azienda è stata anche comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

Nei ristoranti temporaneamente chiusi, invece, nelle province di Livorno e di Massa-Carrara il problema erano le carenze igienico-sanitarie, rilevate dai militari in attività ispettive eseguite congiuntamente ai funzionari del dipartimento della prevenzione Unità sicurezza alimentare dell'Asl Nord Ovest.

Scoperti anche pescherecci che avevano pescato gambero rosso nelle acque toscane senza autorizzazione ministeriale, che definisce specifiche quote di cattura del prezioso crostaceo solo a pescherecci espressamente iscritti in appositi elenchi.