L'Hiv riguadagna terreno, con le nuove diagnosi di contagio tornate all'incidenza dei livelli pre Covid e dati superiori a quelli medi nazionali: in occasione della Giornata mondiale di lotta contro l'Aids che ricorre il 1 Dicembre, a pubblicare l'aggiornamento periodico sulla situazione in Toscana ci ha pensato l'Ars, l'Agenzia regionale di sanità, sulla base degli ultimi numeri disponibili ovvero quelli relativi al 2024.
"Lo scorso anno in Toscana sono state notificate 194 nuove diagnosi di infezione da Hiv - recita il rapporto - pari a un’incidenza di 5,3 casi ogni 100.000 residenti, superiore alla media nazionale (4,0) e leggermente inferiore a quella europea (5,9)".
In pratica, dopo la flessione osservata durante la pandemia, i casi di Hiv sono tornati ai livelli pre-Covid. Il grafico qui sotto mostra come l'incidenza dei nuovi casi diagnosticati sia la stessa del 2019.
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Quanto invece a incidenza complessiva di contagi da Hiv, col sul 4,9 per 100mila abitanti la Toscana nel 2024 è stata seconda solo al Lazio (5,8) al pari della Valle d'Aosta.
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Nel 2024 sono stati inoltre notificati 63 nuovi casi di Aids, pari a 1,8 casi ogni 100.000 residenti, con una tendenza alla stabilizzazione e un aumento della sopravvivenza grazie alle terapie antiretrovirali. L’età mediana alla diagnosi è di 49 anni.
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I pazienti, le diagnosi tardive
L’infezione riguarda prevalentemente i maschi (80,8%) e mostra un’età mediana alla diagnosi in aumento: 44 anni per gli uomini e 43 per le donne.
La modalità di trasmissione più frequente resta quella sessuale: i rapporti non protetti rappresentano oltre il 90% delle nuove infezioni, in particolare eterosessuali tra le donne (89%) e omosessuali tra circa metà dei maschi.
Preoccupa la quota di diagnosi tardive (62,4%), che evidenzia come molti pazienti arrivino alla diagnosi già in fase avanzata di malattia.
In Toscana, solo 2 persone su 100 ogni anno effettuano il test Hiv per screening, dato in linea con la media Italiana, ma più basso rispetto al dato rilevato negli altri Paesi dell’Europa.