Il viaggio sulle tracce della Memoria riparte dall'Italia. Inizierà lunedì 7 Aprile da Firenze e porterà 81 studentesse e studenti di 21 scuole superiori toscane nei luoghi della deportazione nazifascista.
A bordo di tre pullman e accompagnati da 25 insegnanti, i ragazzi intraprenderanno un itinerario di tre giorni che toccherà la Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in Italia dotato di forno crematorio, il campo di prigionia e smistamento di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato di Carpi.
Il viaggio culminerà nel capoluogo giuliano dove gli studenti incontreranno Andra Bucci, sopravvissuta alla Shoah assieme alla sorella Tatiana e da tempo impegnata in una instancabile attività di testimonianza con le giovani generazioni, a partire dalle numerose edizioni dei Treni della Memoria e dei Meeting con le scuole organizzati dalla Regione Toscana, all’ultimo dei quali le è stato consegnato il Pegaso d’Oro. Il ritorno il Toscana, il 10 Aprile, coinciderà con l'ultima tappa del viaggio: il Memoriale delle deportazioni a Firenze, dove è custodito il Memoriale degli Italiani di Auschwitz.
Un viaggio attraverso la Memoria, organizzato assieme alla Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza, per non dimenticare l'orrore del nazifascismo.
“Siamo orgogliosi - spiegano il presidente Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione e alla cultura della Memoria Alessandra Nardini - di rilanciare il nostro impegno sulla Memoria con questo viaggio assieme alle giovani generazioni, a 80 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz e dalla liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e in vista della partenza del Treno toscano verso il principale campo di concentramento e sterminio in occasione del prossimo 27 Gennaio grazie ai fondi Fse+”.
“Far conoscere questi luoghi dell’orrore, che sono esistiti anche in Italia e non solo nell’Est Europa – aggiungono Giani e Nardini - significa fornire l’occasione per una comprensione profonda di cosa è stata la pagina più buia della storia dell’umanità e quindi dare concretezza a un passaggio di testimone indispensabile visto che per ragioni anagrafiche sono sempre meno coloro che hanno vissuto sulla propria pelle quegli orrori”.