Italia prima in Ue per numero di donne imprenditrici e, in questo contesto, Toscana fra le prime 10 regioni italiane con donne al vertice di quasi un’azienda su 4 (24% a fronte di una media nazionale del 22,7%) per un valore assoluto di 82.305 imprese sulle 343.149 complessivamente attive al 30 Settembre 2025.
A mettere in fila i numeri sull’imprenditoria femminile nello Stivale e nell’Europa a 27 ci ha pensato l’ufficio studi della Cgia di Mestre.
L’incidenza territoriale delle imprese in rosa ha il suo primato nazionale in Molise (27,7%), con Basilicata (27,3%) e Abruzzo (25,9%) a completare il podio nazionale. La Toscana arriva arriva al nono posto e condivide la sua incidenza del 24% con il Lazio, un soffio dietro a Calabria e Valle d’Aosta col loro 24,1% che segue il 25,3% dell’Umbria al quarto posto e il 24,7% della Sicilia al quinto.
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I settori privilegiati sono quelli di commercio e servizi, ma in generale le donne imprenditrici generano valore aggiunto di varia natura, ad esempio generando prevalenemente tramite le loro assunzioni occupazione femminile.
“L’imprenditoria femminile – sottolineano infatti gli analisti della Cgia mestrina - non è solo una questione di equità sociale o di pari opportunità, ma svolge un ruolo nel far crescere l’occupazione femminile e l’autoimpiego. In un contesto segnato da stagnazione demografica, transizioni tecnologiche e ridefinizione dei modelli di lavoro, il contributo delle donne all’attività imprenditoriale rappresenta una leva da valorizzare di più”.