Attualità

Toscana in chiaroscuro nel rapporto di Anaao

Presentato il Libro Bianco sull'applicazione del contratto e delle leggi in campo sanitario. Il focus sulla Toscana

E' un quadro in chiaroscuro per la Toscana quello che emerge dal Libro Bianco sull'applicazione del contratto e delle leggi in campo sanitario, presentato questa mattina dall'Anaao Assomed alla Camera dei Deputati. 

La segreteria regionale del sindacato ha reso noti gli esiti del monitoraggio 2025 sull'applicazione della contrattazione integrativa e sull'organizzazione del lavoro, con particolare attenzione all'utilizzo della trattenuta del 5% sulle tariffe di libera professione finalizzata alla riduzione delle liste d'ansa.

"Per quanto riguarda i punti di forza - si legge in una nota del sindacato- da un lato si confermano, in quasi tutte le realtà, il rispetto dell'orario di lavoro, dei limiti contrattuali mensili di guardie e pronte disponibilità, l'assegnazione regolare degli incarichi professionali e una sostanziale attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dall'altro però permangono criticità significative su tre fronti: l'utilizzo della trattenuta del 5% sulla libera professione intramoenia dei dirigenti, che molto spesso non viene impiegata dalle aziende secondo gli indirizzi concordati tra sindacati e Regione Toscana, il completamento della contrattazione integrativa aziendale e in alcune aziende, nonostante ripetute diffide e contenziosi emergenti, nell'organizzazione dei servizi di guardia e reperibilità in ospedali diversi e lontani dalla sede ordinaria di lavoro".

Secondo quanto emerso dal Libro bianco, nonostante gli indicatori di esito vedano la Toscana al secondo posto in Italia, le retribuzioni medie dei dirigenti medici e sanitari si posizionerebbero al penultimo posto a livello nazionale. 

La segreteria regionale Anaao Assomed ribadisce "L'esigenza che tutte le aziende sanitarie toscane chiudano rapidamente i percorsi di contrattazione integrativa ancora aperti, correggano le criticai emerse e garantiscano il pieno rispetto degli standard di sicurezza dei lavoratori, soprattutto per quando riguarda il problema delle aggressioni".

Il sindacato si rivolge infine alla Giunta regionale, chiedendo, "Una riflessione approfondita sui dati emersi, nell'ottica di mantenere, soprattutto per i giovani, l'attrattività del lavoro nel sistema sanitario pubblico".