"Dalla Toscana oggi parte un messaggio forte: fermate il genocidio a Gaza". Queste le parole di Rossano Rossi, segretario generale della Cgil Toscana, durante la manifestazione promossa contestualmente allo sciopero generale promosso dal sindacato in tutta la Toscana.
Il corteo, che si è svolto nella mattinata a Livorno, ha richiamato secondo la Cgil circa 10mila persone, tra cui anche il sindaco Luca Salvetti, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e varie organizzazioni. Nel pomeriggio, invece, manifestazioni anche a Firenze e a Siena: nel capoluogo, la Cgil ha stimato la partecipazione di 25mila persone.
"Abbiamo messo in campo il nostro strumento più potente, lo sciopero generale, perché quello che sta accadendo in questi mesi a Gaza, davanti ai nostri occhi, è qualcosa di inaccettabile e disumano - ha aggiunto Rossi - nambini spezzati, donne massacrate, famiglie annientate o deportate. È la negazione stessa dell’umanità, della libertà e della giustizia sociale. A fronte di tutto questo, c’è l’inazione dei governi e delle istituzioni internazionali".
"La Cgil Toscana non può accettare questa indifferenza - ha proseguito - come sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici crediamo che la pace, la giustizia sociale e il lavoro siano indissolubilmente legati. Senza pace non c’è lavoro, senza giustizia sociale non c’è libertà, senza dignità non c’è democrazia. Siamo anche preoccupati dalla deriva bellicista che avanza in Europa e in Italia: si aumenta la spesa militare fino al 5% del Pil, mentre si tagliano sanità, scuola, trasporti e servizi essenziali. A pagare questo prezzo saranno ancora una volta i cittadini, i lavoratori, le famiglie già in difficoltà".