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Salasso spesa ed energia, ecco le città più care

Per gli alimentari la Toscana ad Agosto ha visto un aumento complessivo dei prezzi al +10,7%. Corre il caro bollette: +83,7% rispetto al 2021

Dinanzi ai rincari sempre più famiglie tagliano sugli acquisti alimentari

Agosto, prezzo mio non ti conosco. O meglio: non ti riconosco rispetto allo stesso mese del 2021 a causa di aumenti vertiginosi che segnano un autentico salasso per le famiglie soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari (+10,7% in Toscana) e i costi dell'energia in bolletta (+83,7%). Le cifre arrivano da Coldiretti Toscana su dati Istat relativi all’inflazione ad Agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

I prezzi in tutto il territorio regionale corrono al galoppo, con una cavalcata dell'inflazione che in un solo mese ha visto un incremento percentuale del +0,6% fino all'8,6% complessivo. La provincia di Siena mostra il valore più alto (+9,2%) e un aumento tendenziale di 1,1 punti percentuali rispetto a Luglio. Ben 5 province su 10 mostrano un indice dell’inflazione generale superiore alla media regionale, più alta di quella nazionale dell'8,4%.

Alimentari oh cari, col carrello della spesa sempre più costoso. Per indice inflazionistico alimentare, Arezzo si conferma la città dove fare la spesa è più cara (+12,9%) seguita da Grosseto (+11,7%) e Massa Carrara (11,2%). La conseguenze dell’aumento del prezzi di pane, pasta, latte, carne ed altri prodotti di prima necessità ha spinto più di un consumatore su due (51%) a tagliare la spesa nel carrello. 

Tra i prodotti più penalizzati ci sono frutta e verdura i cui acquisti sono crollati dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno. I consumatori hanno infatti ridotto del 16% le quantità di zucchine, del 12% i pomodori, del 9% le patate, del 7% le carote e del 4% le insalate, mentre per la frutta si evidenzia addirittura un calo dell’8% per gli acquisti di arance. Cresce solo la quarta gamma, come le insalate in busta, le cui vendite nei primi 6 mesi del 2022 sono salite del 7% sullo stesso periodo del 2021.

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Ma non sono solo i prezzi dei generali alimentari e delle bevande a salire. La spesa per luce e gas (ed altri combustibili) è un macigno sempre più pesante sui sempre più fragili bilanci familiari. Nel mese di Agosto l’inflazione che misura i prezzi di luce e gas è cresciuta dell’83,7%, rispetto al 62,4% di un mese prima e ben al di sopra della media nazionale (76,4%). 

La soglia è stata superata in tutte le province toscane, con Massa Carrara in cima alla classifica (84,6%) seguita al secondo posto da Lucca (+84,5%) e al terzo da Grosseto (84%).

La filiera agroalimentare in Toscana

Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne, illustra Coldiretti Toscana. Qui più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (38%) si trova comunque costretto a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. 

In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. Ad aggravare ulteriormente lo scenario l’esplosione delle bollette, anche più che triplicate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ragione e che stanno costringendo le imprese a rivedere i loro piani per i prossimi mesi. 

“L’estensione della riduzione dei costi del gasolio per le imprese della pesca e agricole anche a fabbricati e serre fino alla fine dell’anno è un primo passo", considera il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi. "L’altro - aggiunge - è quello di ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole e industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.