Migliaia di invasi salva-raccolti contro lo specchio siccità: per la prima volta saranno finanziato il recupero e la realizzazione di invasi aziendali in Toscana. Sono oltre 16mila gli specchi d’acqua censiti in Toscana che, a regime, potrebbero garantire alle colture una preziosa riserva d'acqua. Lo fa sapere Coldiretti Toscana, esprimendo soddisfazione a fronte dello spettro siccità che si profila all'orizzonte della stagione calda.
"Si tratta di piccoli laghetti che - spiega l'associazione degli agricoltori - a causa principalmente delle difficoltà di gestione e della burocrazia sono stati in parte chiusi o non sono più utilizzati dalle imprese agricole che ora potranno recuperarli e riattivarli. Ma potranno anche essere realizzati ex novo. L’obiettivo è stoccare la maggiore quantità di acqua piovana, oggi il 90% va dispersa, da destinare all’irrigazione delle colture nei momenti di stress idrico".
La grande sfida è mettere le imprese agricole e le attività economiche più colpite dalle frustate climatiche in condizione di far fronte agli effetti dei sempre più frequenti periodi di siccità che riducono i raccolti.
"Per la prima volta - specifica Coldiretti - all’interno del bando del Csr della Regione Toscana di prossima uscita “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – irriguo aziendale” (SRD01) del Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana - Feasr 2023/2027 saranno finanziati gli investimenti delle imprese agricole per la creazione, ampliamento, miglioramento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di bacini e altre forme di stoccaggio e conservazione".
"Il lungo e costante lavoro di Coldiretti Toscana, che già nel 2022 aveva posto nei tavoli sull’emergenza idrica coordinati dal governatore, Eugenio Giani, il recupero degli invasi come elemento vitale, strategico e di competitività per le imprese, ha dato i suoi frutti", afferma l'associazione.
La giunta regionale ha approvato le linee guida del bando sugli investimenti irrigui che comprende, tra le voci finanziabili, oltre alla realizzazione di nuovi impianti irrigui aziendali, il rinnovo e ripristino di quelli esistenti, che possono comportare un’estensione delle superfici irrigate, l’attivazione di nuovi invasi o l’ottimizzazione di quelli già presenti, prevedendo un contributo che potrà arrivare fino all’85%. Il bando la cui stesura è avviata dovrebbe avere una dotazione di poco superiore ai 17 milioni di euro.
“Quello che auspichiamo, dopo aver fatto tutti insieme questo grande lavoro, è un impianto del bando semplificato ed accessibile insieme a tempi di attuazione per le eventuali autorizzazione rapidi", spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana.
"Anche se quest’anno non si profilano particolari criticità per la nostra regione con i principali invasi pieni oltre il 90%, è estremamente importante ed urgente sostenere le imprese nel percorso di adeguamento, mitigazione e contrasto agli effetti del climate change. Senza la disponibilità di acqua, nei momenti di maggiore stress per le colture, tutti i record del cibo Made in Tuscany, dal vino all’olio passando per il food, sono in serio pericolo".
Il bando punto per punto
L’intensità del sostegno previsto dal bando è pari al 65% come contribuzione di base; se l’imprenditore è un giovane agricoltore avrà un sostegno pari all’80%; una piccola azienda agricola avrà diritto all’85% se gli invasi sono nuovi o da migliorare.
L’importo massimo del contributo pubblico concesso per singola domanda di sostegno ammonta a 350mila euro. E’ inoltre previsto un massimale di contributo di 1 milione di euro erogabile a ciascun beneficiario per la durata dell’intero periodo di programmazione con riferimento all’intervento SRD01. Il contributo pubblico erogabile con il bando SRD01 – investimenti – annualità 2024, approvato con D.D. n. 1442/2025 e ss.mm.ii, concorre al raggiungimento del suddetto massimale per beneficiario.
Non sono ammesse domande di sostegno con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 15mila euro.