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Maltempo d'estate con 37 eventi estremi

Grandinate, tempeste di vento e di fulmini, temporali e 13 violenti nubifragi hanno scandito il calendario estivo. Agricoltori in allarme

Foto d'archivio

Sono già 13 i violenti nubifragi che hanno colpito la Toscana nell'estate 2025 il cui calendario è stato scandito da 37 eventi meteo estremi tra grandinate, tempeste di vento e fulmini, intensi temporali che si sono abbattuti dalle Apuane alla Maremma e sulle isole dell'Arcipelago.

A contarli è Coldiretti Toscana che, su base dati dell’European Severe Weather Database, rammenta per altro come l’estate del 2024 non era stata poi così diversa coi suoi 34 eventi intensi registrati. 

L'occasione per riflettere sulle cifre, sono gli effetti della nuova perturbazione che ha fatto scattare in regione l’allerta arancione mettendo in ginocchio intere zone, Elba in testa ma non solo. 

Agricoltori in allarme

Gli agricoltori sorvegliano con trepidazione le colture più preziose della campagna toscana come l’uva, con la vendemmia dei bianchi e delle varietà precoci che prosegue a singhiozzo per via del maltempo, e le olive la cui raccolta partirà, nella zona della costa, tra la fine del mese e l’inizio di Ottobre. Ma anche patate, mele e le ultime verdure estive in campo sono attenzionate.

“Siamo entrati nell’ultimo miglio per quanto riguarda la maturazione finale di uve ed olive. La vendemmia sta procedendo regolare con qualche difficoltà nei territori dove le piogge sono state più intense costringendo i viticoltori ad anticipare la raccolta per evitare la rottura o il danneggiamento delle bucce", spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana.

"L’eccessiva presenza di acqua nel terreno - osserva - potrebbe rendere più suscettibili i grappoli ad infezione ma anche abbassare il grado zuccherino che è determinante per l’identità dei nostri vini. L’attenzione è massima in vista della raccolta del sangiovese e dei vitigni rossi che costituiscono la base di Chianti, Montalcino, Montepulciano, Bolgheri". 

E poi c'è alle porte la stagione dell'olio: "Considerazione a parte per l’olivo. La resa di questa stagione dipenderà proprio dalla quantità di pioggia le olive assorbiranno. Lo scorso anno per esempio, con tutte quelle precipitazioni, erano state basse. Le olive erano molto grandi ma piene di acqua da qui rese inferiori alla media soprattutto per le prime spremiture”.

L’agricoltura è il settore economico che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli", continua Coldiretti Toscana. "Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque".