E' di 87 o 88 euro al mese la spesa media mensile sostenuta dalle famiglie toscane per fruire del servizio in una delle 1.534 mense scolastiche nelle scuole dell'infanzia e nelle primarie: lo mette nero su bianco l'VIII rapporto a tema realizzato da Cittadinanzattiva su scala nazionale ma con dati spacchettati anche per regione e per provincia.
Le elaborazioni sono state effettuate ipotizzando una famiglia composta da tre persone, due genitori e un figlio minore, con un reddito lordo annuo di 44.200 euro e un Isee di 19.900 euro.
Nel calcolo della quota annuale del servizio di ristorazione scolastica si è ipotizzata una frequenza di 20 giorni mensili per un totale di 9 mesi, escludendo eventuali quote extra, annuali e/o mensili.
Nel viaggio fra i vari comuni capoluogo, emerge una divaricazione nei costi: Arezzo risulta la città più cara (4,76 euro a pasto negli asili, 5,10 euro a pasto alle elementari) e Siena la meno costosa (3,40 euro a pasto in entrambi i livelli educativo-scolastici). Ecco di seguito la graduatoria completa.
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Sotto il profilo regionale la Toscana non è la più cara quanto a refezione degli alunni: l'amara palma va infatti all’Emilia Romagna con 108 euro medi mensili, mentre la Sardegna si conferma la regione più economica: con 61 euro medi all'asilo e 64 euro medi alle elementari.
Proprio in questo secondo ciclo scolastico, Livorno è - insieme a Trapani - il capoluogo di provincia più caro d'Italia: 6,40 euro a pasto.
La regione con un numero maggiore di mense è la Valle d’Aosta (72% delle scuole coperte), seguita da Piemonte (62,4%), Toscana (59,6%) e Liguria (59,1%).