Cronaca

Morti sul lavoro, 11 vittime in tre mesi

Sullo scenario nazionale la Toscana, quarta regione in Italia per numero di infortuni mortali, si colloca in fascia di rischio arancione. Tutti i dati

Quello delle costruzioni è uno dei settori più colpiti

E' di 11 vittime nell'arco dei primi tre mesi del 2025 il drammatico bilancio delle morti sul lavoro in Toscana, una strage bianca oggetto di focus da parte dell'Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre su base dati Inail.

La cifra fornita dall'osservatorio mestrino è parte dei 210 decessi avvenuti a livello nazionale, 19 più dello scorso anno nello stesso periodo. Con i suoi 11 infortuni dall'esito mortale, la Toscana si colloca in fascia di rischio arancione sullo scenario nazionale, ovvero con un’incidenza infortunistica a esito mortale compresa tra il valore medio nazionale (6,3 per milione di occupati, esclusi gli eventi in itinere) e il 125% dell’incidenza media nazionale.

Quanto a numeri assoluti, a guidare la classifica del maggior numero di vittime del lavoro fra Gennaio e Marzo 2025 è la Lombardia (26) seguita da Campania (14), Veneto (13) e poi appunto la Toscana col Piemonte (11).

Manifatturiero e costruzioni risultano i settori più colpiti, seguiti da trasporti e magazzinaggio, mentre le fasce d'età con la mortalità più alta risultano quella tra i 55 e i 64 anni e quella degli ultra65enni.

L’Osservatorio mestrino elabora mensilmente la zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori italiani, descritto dividendo l'Italia a colori. A finire in zona rossa rispetto ai dati aggiornati a fine Marzo 2025, gli ultimi disponibili, sono state Basilicata, Trentino-Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise e Campania.

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Tornando alla Toscana, ecco provincia per provincia la mappa delle morti bianche rilevate tra Gennaio e Marzo 2025 in ordine di incidenza:

Nelle altre province toscane non sono stati registrati infortuni con esito mortale.