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Strage bianca, 21 morti sul lavoro in 4 mesi

Toscana in zona arancione per l’incidenza della mortalità sul lavoro. Da inizio 2025 le morti sono state 21, incluse 5 in itinere

Nel 2024 in Toscana 49 persone hanno perso la vita sul lavoro, ben 16 in più rispetto al 2023, con una crescita del 48%. A fine Aprile 2025 i morti sul lavoro sono già 21, inclusi 5 in itinere. 

E' il quadro reso noto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil annunciando la manifestazione nazionale del prossimo Primo Maggio a Montemurlo.

"La Toscana - si legge in una nota dei sindacati- è classificata in zona arancione per l’incidenza della mortalità sul lavoro, superiore alla media nazionale, con province come Pistoia, Massa-Carrara, Siena, Firenze e Lucca tra le più a rischio. Gli infortuni sul lavoro hanno superato i 45.000 nel 2024, con una media di oltre 120 al giorno; tra gennaio e febbraio 2025 si contano già più di 5.000 casi, oltre a un migliaio di infortuni in itinere. Le malattie professionali, infine, hanno toccato quota 13.000 nello stesso anno, con un incremento del 20,98% rispetto al 2023, segnalando un quadro complessivo che richiede un intervento urgente e strutturale per garantire condizioni di lavoro più sicure e dignitose".

"Il problema - aggiungono Cgil, Cisl e Uil- non si limita agli incidenti: il 70,7% dei controlli effettuati dall’Ispettorato del Lavoro ha evidenziato irregolarità, in netto aumento rispetto al 2023 (+115%), con oltre 6.234 infrazioni riscontrate, e picchi superiori all’80% in alcuni settori. Il lavoro nero è un’altra emergenza: nel 2024 sono stati scoperti 1.648 lavoratori irregolari, di cui 351 extracomunitari, pari a una crescita del 21,3%".