Cronaca

Non solo falso carabiniere, tutte le truffe dell'estate

Polizia e carabinieri in prima linea per sventare raggiri in viaggio, a domicilio, via telefono o nelle chat: ecco le tecniche dei malintenzionati

Carabinieri veri a caccia di quelli finti, falsi tecnici di gas e luce, questure alle prese con malviventi che clonano i loro numeri telefonici per meglio raggirare i cittadini: non sono che alcune delle truffe che imperversano nell'estate toscana

Ma se di falsi marescialli e improbabili avvocati che terrorizzano gli anziani con mai avvenuti incidenti son pieni i telefoni, ecco che sui social occhieggiano annunci su abbonamenti al trasporto pubblico locale a prezzi più che stracciati ma in numero limitato. Si affretti chi può. E allora ecco che scatta la voglia di cliccare sul link, venendo reindirizzati a un sito clone di Autolinee Toscane - essa stessa vittima dei truffatori e che ha messo in guardia sulla pubblicità farlocca - per scoprire che andando lesti ci si fa: c'è giusto una manciata ancora di abbonamenti a offerta. I dati personali, il pagamento et voilà: tutto perduto e soldini in tasca ai cattivi.

Pare invece arrivare dalle Asl, ma non è vero, il messaggino che invita ad aggiornare i propri dati sul fascicolo sanitario. Come? Ma cliccando un link naturalmente, e inserendo fior di informazioni personali che poi i cybercriminali usano per vuotare i conti o intestare ai malcapitati altre azioni truffaldine.

Se telefona la polizia

Non passa indenne nemmeno la polizia: appena prima di Ferragosto la questura di Lucca ha invitato a prestare attenzione alle telefonate da numero che corrispondono a quelli degli uffici di polizia, ma sono invece generati tramite il software “Caller ID Spoofing”.

"I malviventi, spacciandosi per forze dell’ordine e come Polizia Postale, riferiscono alle vittime che stanno facendo delle indagini sulla banca e/o che vi è in atto un attacco informatico pertanto sarebbe necessario, al fine di salvaguardare le somme depositate, spostarle dal conto corrente dell’intestatario, su un altro conto corrente che viene fornito dai truffatori", spiegava la polizia. Manco a dirlo: l'Iban fornito è quello dei criminali. E addio risparmi di una vita.

"Si ricorda di me?"

Che nella vita ci si possa imbattere in falsi amici, questo si sa. Meno noto è che ne circolano anche di estemporanei, improvvisati per mettere a segno la ruberia del momento. "Signor Giuseppe, che piacere vederla, si ricorda di me?" No, il signor Giuseppe non se lo ricorda proprio quel tizio, ma siccome la memoria non sempre lo sorregge a puntino abbozza un timido buongiorno.

Ma poi la scusa, il ricordo della figlia bimbetta a scuola e uno si scioglie fino a prendere un caffè. Lì entra nel vivo la truffa. Un prestito dopo una storia pietosa? Un orologio da vendere a ribasso? Una stretta di mano capace di sfilare la fede? Può succedere di tutto. 

Morale per tutti i possibili "signori Giuseppe": nel dubbio, meglio maleducati che truffati. La memoria a volte tradisce, ma mica sempre...

Quel rimborso che non ti aspetti

Stagione di 730, e per molti anche di rimborsi. Commercialisti e Caf li annunciano già in definizione della dichiarazione dei redditi, ma c'è chi bussa alle porte dei toscani riferendo di errori fatti in fase di compilazione e di rimborsi inattesi.

Vittime d'elezione anche in questo caso sono gli anziani, ma non solo. Alla porta bussa un sedicente addetto dell'Agenzia delle entrate che chiede di entrare per verificare le ricevute. Nel frattempo ripulisce casa dai gioielli.