Mentre cresce la consapevolezza sugli effetti della crisi climatica, si diffonde l'ecoansia. E non risparmia nessuno: colpisce i giovani, le donne e gli adulti più informati.
Accade anche in Toscana, tanto che gli psicologi dell'Ordine regionale lanciano l'allarme e varano un gruppo di lavoro dedicato proprio a questo fenomeno emergente.
“Le persone più consapevoli e informate – spiega la consigliera dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, Diana Lenza – sono spesso quelle più esposte, perché comprendono pienamente la gravità della situazione. Al contrario, chi nega la crisi tende a non soffrirne, ma anche a non contribuire a soluzioni".
Esiste una doppia faccia dell’ecoansia: "Da un lato - continua Lenza - può diventare un motore positivo che spinge all’azione, dall’altro può sfociare in una vera e propria sofferenza psicologica, con sintomi importanti come angoscia, senso di impotenza e panico. In caso di disturbi persistenti, il consiglio è naturalmente rivolgersi ad uno psicoterapeuta".
Il gruppo di lavoro studierà l’impatto psicologico della crisi climatica per sviluppare strumenti specifici da mettere a disposizione della collettività: "L’ecoansia, seppur il termine è stato coniato nel lontano 1997, non è ancora riconosciuta ufficialmente come disturbo nel DSM, ma le istituzioni di tutto il mondo stanno lavorando per comprenderla e intervenire in modo adeguato”, concludono gli psicologi toscani.