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Politiche 2022, due schede per votare, ecco come funziona

Tutte le risposte alle domande e ai dubbi più frequenti degli elettori in vista del voto del 25 Settembre da cui uscirà il nuovo Parlamento

Schede elettorali - foto di repertorio

La campagna elettorale procede e si avvicina il giorno delle elezioni politiche 2022, le prime dove saranno eletti solo 600 parlamentari al posto di 945 e dove i diciottenni potranno votare anche per il Senato. 

Il Ministero dell'Interno ha diffuso le risposte a una serie di domande e dubbi frequenti inerenti il voto: quante schede saranno consegnate a ogni elettore, cosa succede se si fa la croce solo sul nome dei candidati oppure sui simboli, come si ottiene la tessera elettorale, come avverrà lo scrutinio e molte altre ancora. In fondo all'articolo trovate l'elenco completo delle domande frequenti con le relative risposte, scaricabile.

Si tratta di informazioni interessanti. Un esempio? Al seggio saranno consegnate a ciascun cittadino due schede, una per la Camera e una per il Senato, identiche come modello, e riportanti il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. Le modalità di voto sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale, precisando che: A) il voto espresso tracciando un segno sul simbolo della lista vale anche per il candidato uninominale collegato; B) il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione viene ripartito fra le liste in proporzione ai voti ottenuti nel collegio uninominale.

Insomma, in teoria dovrebbe essere facile votare e invece...

Qui sotto le Faq del Ministero dell'interno