Un ponte fra scuola e lavoro per diventare Operatori socio sanitari, con la possibilità per gli studenti degli istituti ad indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” di integrare il percorso curriculare dell’ultimo triennio con un ciclo formativo aggiuntivo per conseguire, oltre alle competenze di Addetto/a all’Assistenza di Base (Aab), anche la qualifica di Oss.
La possibilità è resa concreta dal rinnovo del Protocollo d’Intesa tra Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale: approvato dalla giunta toscana, era già sottoscritto nel 2016 e rinnovato nel 2019 e nel 2022 con risultati positivi. Ecco dunque la conferma per l’anno scolastico 2025/2026 e per un nuovo triennio.
Il percorso sarà rimodulato in coerenza la revisione del profilo professionale dell'Oss definito dal Dpcm 25 marzo 2025, che recepisce l’Accordo Stato-Regioni del 3 Ottobre 2024. Le scuole interessate dovranno adeguare piani di studio e attività formative, che saranno realizzate in collaborazione con le aziende sanitarie toscane, per garantire la massima qualità didattica e la coerenza con il fabbisogno del sistema sanitario e socio-assistenziale.
"Unire istruzione, formazione e lavoro"
"Con questo rinnovo – ha dichiarato il presidente Eugenio Giani – rafforziamo un percorso virtuoso che consente ai nostri giovani di entrare nel mondo del lavoro con una qualifica molto richiesta e utile per il sistema sanitario e socio-assistenziale. È un impegno concreto per unire istruzione, formazione e lavoro".
L’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini ha sottolineato: "L’Oss è una figura fondamentale per l’assistenza delle persone più fragili. Offrire alle studentesse e agli studenti la possibilità di acquisire questa qualifica già durante il percorso scolastico significa investire sul futuro della sanità toscana e garantire continuità al nostro sistema di welfare".
L’assessora a istruzione, formazione, lavoro e università Alessandra Nardini ha aggiunto: "Il Protocollo rappresenta un esempio di collaborazione efficace tra scuola e sanità, capace di creare opportunità professionali per ragazze e ragazzi, rispondendo così anche ai bisogni del nostro sistema socio-sanitario affinché nessuna e nessuno sia lasciato indietro".