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Siccità, ordinanze in altri Comuni toscani

Aumentano i sindaci che emanano disposizioni per contenere l'utilizzo dell'acqua. Si teme per le coltivazioni e per la fauna selvatica

Dal Chianti alla Valdelsa, tra Suvereto e Bagno a Ripoli a Pietrasanta aumenta il numero di Comuni che hanno emanato ordinanze specifiche per contenere i consumi di acqua potabile così da fronteggiare una siccità che non accenna ad arretrare. Scandicci addirittura va al giro di vite: dopo le limitazioni all'uso dell'acqua, dal prossimo 24 Giugno lascerà all'asciutto le fontane pubbliche prevedendo di risparmiare 180 metri cubi d'acqua.

Le piogge previste per i prossimi giorni sono poca cosa: secondo il consorzio Lamma si tratterà appena di isolati, brevi piovaschi, più probabili sui rilievi. Già nei giorni scorsi vari Comuni avevano proceduto a disporre la riduzione dei consumi di risorsa idrica vietando il riempimento di piscine e fontane, il lavaggio delle auto con acqua dell'acquedotto, in alcuni casi anche l'annaffiamento dei giardini privati.

Tra le amministrazioni che avevano già proceduto in questo senso figuravano anche Empoli, a Pistoia, Livorno, a Campi Bisenzio e a Scandicci, a San Giovanni Valdarno e a Campiglia Marittima, a Poggibonsi e a Sovicille nonché a Fauglia, a Borgo a Mozzano e a Massarosa.

E ora si teme l'impatto sulla fauna selvatica. Ieri a Porcari erano morti per caldo e siccità due pulcini di cicogna. Oggi l'allarme arriva dall'Ente nazionale di protezione animali (Enpa) che invita a esporre ciotole d'acqua nei giardini o sui balconi per dissetare uccelli e piccoli mammiferi, come i ricci.