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Pranzi di Natale per i poveri, volontari e chef ai fornelli

Tra chef stellati e Comunità di Sant'Egidio sono stati centinaia i pasti della festa preparati per le persone fragili dalla costa all'entroterra

Il pranzo della comunità di Sant'Egidio a Firenze. Al centro il presidente della Regione Eugenio Giani e il cardinal Betori

Natale anche per chi ha meno, per chi è solo, per chi non può: è il volto della Toscana solidale che oggi ha dato il meglio di sé con una serie di iniziative organizzate per regalare a tutti il calore della festa.

A Lucca, a Livorno e a Firenze la Comunità di Sant'Egidio ha organizzato i suoi tradizionali pranzi di Natale per i poveri. Doppio appuntamento a Lucca - dove le tavole sono state apparecchiate nel salone dell’Arcivescovato e nell’oratorio della parrocchia di San Vito - e a Firenze con le persone accomodate nella basilica di San Lorenzo e al Centro Spazio Reale di San Donnino, in periferia.

Nel capoluogo toscano i volontari hanno servito circa 1.000 pasti, contando fra gli ospiti nella basilica di San Lorenzo anche il cardinale Giuseppe Betori mentre ha portato il proprio saluto ai commensali il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. A tavola anziani, profughi, persone senza casa e indigenti. 

In Versilia invece solidarietà 'stellata', con 560 pasti realizzati dagli chef Giuseppe Mancino de Il Piccolo Principe di Viareggio Giuseppe MancinoAlberto Cotza e Gianluca Tolla del Maitò di Forte dei Marmi. L'iniziativa solidale è al suo quarto anno, e i pasti di Natale sono stati affidati alle associazioni di volontariato del territorio che si sono poi occupate della loro distribuzione.