Attualità

Toscana, terra di seconde generazioni

Secondo il dossier sull'immigrazione un quinto dei bimbi nati nella regione è straniero. Sono loro a tenere alto il numero dei migranti in Italia

L'Italia non è più l'Eldorado, nemmeno per i migranti. E la Toscana non fa eccezione. 

Il dossier curato dal centro studi Idos sulla realtà migratoria nel nostro Paese nel 2013, infatti, racconta di una crisi economica che non risparmia nemmeno le attività degli stranieri. Basti pensare che i trasferimenti di denaro all'estero da parte di chi ha trovato un'occupazione in Toscana e manda periodicamente i soldi ai famigliari rimasti nel paese d'origine, si sono ridotti di un terzo. Dai 937 milioni di euro del 2009 si è passati ai 603 del 2013.

Ciò nonostante gli arrivi in Toscana non si sono arrestati. A fine 2013 gli stranieri regolarmente presenti sul territorio hanno toccato quota 422 mila. Merito, in particolare dei nuovi nati: il 16% dei bimbi stranieri venuti al mondo nel 2013 in Toscana (5.857) avevano entrambi i genitori stranieri. Un dato che fa il paio con quello che arriva dal mondo della scuola, dove il 12,7% degli studenti non ha origini italiane. E se si considerano solo le scuole dell'infanzia o la primaria le percentuali salgono a oltre il 20%.

Per quanto riguarda infine i paesi di provenienza, a "farla da padrone" in Toscana sono i Romeni (46.270) seguiti da Cinesi (42.431) e Albanesi (32.811). Mentre per quanto riguarda le destinazioni, le più gettonate sono ancora quelle lungo l'Arno, da Arezzo a Pisa, passando per Firenze, ma le province che hanno registrato percentuali di crescita maggiore sono state Grosseto (+12,9%) Livorno (12,5%) e appunto Pisa (12,2%).