Attualità

Toscana verso il reddito minimo di cittadinanza

La giunta regionale ha dato il via libera a un progetto sperimentale per affidare impieghi temporanei e straordinari alle persone disoccupate

“Quella che abbiamo approvato è il primo passo di un percorso che potrà portare ad una sorta di reddito minimo di cittadinanza - ha spiegato il governatore Enrico Rossi - Non si tratta però di un un regalo quanto piuttosto a dare un aiuto concreto a persone che si trovano in grande difficoltà lanciando un segnale di attenzione e sostegno”.

Nel provvedimento della giunta vengono individuati obiettivi specifici e le modalità di attuazione degli impieghi destinati a coloro che sono disoccupati o che hanno esaurito il periodo di copertura degli ammortizzatori sociali e sono sprovvisti di pensione.

Entro il prossimo 31 agosto le amministrazioni pubbliche dovranno presentare alla Regione progetti che prevedano l'impiego di queste persone per un periodo massimo di un anno, 20 ore a settimana.

I Comuni toscani interessati saranno capofila di progetti che potranno poi realizzare in partenariato con cooperative, associazioni o anche privati. L'importo minimo di ogni progetto dovrà essere di 50.000 euro e non potrà superare i 300.000.

I settori in cui possono essere impiegate queste particolari categorie di cittadini sono quello ambientale (si va dalla tutela degli assetti idrogeologici, alla bonifica delle aree industriali dismesse), culturale (si va dall'allestimento alla custodia di mostre alla riordino di archivi), sociale (con attività ausiliarie) e di valorizzazione del patrimonio pubblico urbano extraurbano e rurale, anche attraverso manutenzioni straordinarie.

“L'idea è quella di offrire un aiuto a persone che si trovano in grande difficoltà economica e di chiedere loro in cambio di svolgere lavori di pubblica utilità - ha concluso Rossi, che gestisce personalmente la delega al lavoro - Abbiamo anche previsto di concedere un punteggio aggiuntivo ai progetti che riguardano le aree di crisi. Si tratta di un altro modo per aiutare le zone di Piombino, Livorno e Massa Carrara”.

La Regione ha destinato ai progetti un milione di euro. Il cofinanziamento regionale per ciascun lavoratore coinvolto  sarà pari all'80 per cento del costo del lavoro riferito ad una retribuzione lorda non superiore a 8mila euro annui. Ad esempio un contratto a tempo determinato di 20 ore settimanali, della durata di 12 mesi, corrispondente ad un costo aziendale (comprensivo di contribuzione previdenziale, tredicesima Tfr e Irap) di circa 13.000 euro. In questo caso il finanziamento regionale sarà di circa 10.000 euro.