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Via alla campagna vaccinale contro l'influenza

Col mese di Ottobre sia apre la stagione delle somministrazioni dei vaccini antinfluenzali. Ritarda invece la partenza di quella contro il Covid

Inizia domani 1 Ottobre la campagna vaccinale contro l'influenza, ma tarda però invece quella contro il Covid a causa di ritardi di ministero e Aifa: lo fa sapere la Regione che in merito ha diramato una circolare alle Asl.

I vaccini contro l’influenza sono già nei magazzini regionali e la macchina organizzativa pronta a mettersi in moto. Ad oggi però non è ancora nota la data esatta di consegna dei vaccini contro il Covid, aggiornati all’ultima variante (la L.P.8.1) e di cui si è occupato il ministero. Per questo il portale regionale “Prenota Vaccino” non sarà attivato da domani, come inizialmente previsto, ma solo quando si saprà quando l’attività di somministrazione nei centri vaccinali potrà effettivamente partire.

Da domani, dunque, l’attività di vaccinazione antinfluenzale potrà iniziare nelle Rsa, dove verrà somministrato il vaccino antinfluenzale ad alte dosi da parte dei medici di medicina generale assieme al personale delle Asl. 

A seguire, dal 6 Ottobre, le vaccinazioni saranno effettuate ai soggetti per cui le circolari ministeriali hanno raccomandato la vaccinazione: negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta oppure nei centri delle Asl o nelle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna, a cui potranno rivolgersi le persone con più di 60 anni.

La vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente ai bambini con età tra sei mesi e sei anni, alle persone che hanno più di 60 anni, alle donne in gravidanza e ai soggetti ad elevata fragilità di qualsiasi età, agli ospiti delle Rsa, a chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti caregiver), a tutto il personale sanitario e sociosanitario, incluso quello in formazione. 

Quest’anno inoltre è stato deciso di estendere la somministrazione ad alto dosaggio a tutte le persone con più di 80 anni, oltre che per gli ospiti delle Rsa, al fine di garantire una maggiore protezione della popolazione fragile. Le categorie a cui offrire il vaccino gratuitamente sono quelle individuate dal ministero.